La Polizia li seguiva da tempo, insospettita dal continuo via vai di persone che si muovevano intorno ad uno stabile. La perquisizione ha fatto emergere un’incredibile verità
Operazione antidroga nei pressi di due scuole nella provincia di Napoli: l’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di sgominare una banda, che spacciava a poca distanza dall’ingresso di istituti scolastici. A finire in manette sono state cinque persone: per due sono scattati gli arresti, mentre in tre hanno subito un divieto di dimora. L’operazione è stata portata a termine dagli agenti del Commissariato di Polizia di Torre Annunziata, in collaborazione con personale della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del Reparto Prevenzione Crimine.
Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura locale. Il provvedimento prevede l’applicazione della custodia cautelare in carcere e del divieto di dimora nel comune di Torre Annunziata nei confronti di cinque persone, tutte residenti nella stessa città. Gli indagati sono ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di detenzione illecita e spaccio di sostanze stupefacenti, quali cocaina e cannabis. Le condotte illecite sarebbero state aggravate dal fatto di essere state commesse nelle immediate vicinanze di due istituti scolastici, mettendo così a rischio la salute e la sicurezza dei minori che frequentano quegli edifici.
Erano soliti operare nei pressi delle scuole: ricevevano i loro clienti alla luce del sole, per nulla intimoriti dalla presenza di giovani e delle loro famiglie. L’operazione è il risultato di un’articolata attività investigativa, condotta dai poliziotti del Commissariato di Torre Annunziata, che hanno monitorato e ricostruito la rete di spaccio attiva in quella zona, riuscendo a individuare i principali responsabili. L’attività di intelligence e di controllo del territorio ha permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, portando all’emissione dei provvedimenti restrittivi da parte dell‘Autorità Giudiziaria. L‘intervento delle forze dell’ordine mira a contrastare con fermezza il fenomeno dello spaccio di droga, soprattutto nelle aree prossime alle scuole, luoghi sensibili e particolarmente vulnerabili a tali attività illecite. L’obiettivo è di salvaguardare la salute e il benessere dei giovani, garantendo loro un ambiente sicuro e libero dalla minaccia della criminalità legata al traffico di stupefacenti.
Le indagini duravano da tempo ed hanno permesso alle forze dell’ordine di accertare l’esistenza di due “piazze” di spaccio di sostanze stupefacenti, gestite, tra il novembre 2022 e il gennaio 2023, in un edificio di Torre Annunziata dove vivono gli attuali indagati, imparentati tra loro, i quali avrebbero spacciato la droga avvalendosi della collaborazione dei loro familiari. Per mesi gli agenti li hanno seguiti, sfruttando anche le intercettazioni telefoniche e le immagini video delle telecamere installate nei pressi dello stabile. Il procuratore Nunzio Fragliasso ha spiegato in una nota che le autorità, a seguito di un lungo lavoro di controllo, “sono riuscite a documentare un quotidiano e costante flusso di soggetti che si recavano nello stabile per acquistare la sostanza stupefacente”.
Il via vai è stato impressionante ed ha confermato i sospetti delle autorità nei confronti degli indagati. In particolare, nel periodo oggetto d’indagine sono stati accertati 1.760 accessi all’abitazione di uno degli indagati e 700 accessi all’abitazione di un altro indagato. Le attività di riscontro effettuate hanno permesso di sequestrare 5,62 grammi di cocaina e 137,64 grammi di canapa indiana.
Le indagini hanno portato gli inquirenti a scoprire altro: è infatti emerso che uno dei soggetti sottoposti all’arresto domiciliare aveva violato tale misura cautelare ben 45 volte durante il periodo investigativo. Questa reiterata inosservanza delle prescrizioni imposte ha comportato un ulteriore aggravamento della sua posizione. Gli altri due indagati, per i quali è stata disposta la custodia cautelare in carcere, sono stati condotti presso la Casa Circondariale Giuseppe Salvia di Napoli, dove sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. Per quanto riguarda il terzo indagato, destinatario del divieto di dimora, la relativa misura cautelare gli è stata notificata direttamente in carcere, in quanto si trovava già detenuto per altri reati. Questo caso emblematico mette in luce l’importanza del rispetto delle misure restrittive disposte dall’Autorità Giudiziaria nel corso di indagini penali. La reiterazione di violazioni di tali obblighi comporta l’applicazione di sanzioni più severe, a tutela dell’ordine pubblico e della corretta amministrazione della giustizia.
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