Il tecnico pugliese è stato annunciato ufficialmente oggi dal presidente De Laurentiis. Il suo Napoli potrebbe stupire, con una clamorosa novità tattica
Il cinque giugno del 2024 verrà ricordato dai tifosi azzurri come il giorno della rinascita; della partenza di un nuovo e ambizioso progetto: il giorno nel quale il club si è legato all’allenatore più vincente degli ultimi anni, capace di portare il titolo alla Juventus (tre volte di fila), all’Inter e al Chelsea. Il giorno in cui Antonio Conte ha rotto gli indugi ed ha firmato il contratto che lo legherà al Napoli per i prossimi anni.
Dopo l’addio di Spalletti e le sfortunate esperienze con Garcia, Mazzarri e Calzona, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha portato a Castel Volturno il tecnico che tutti i tifosi sognavano. L’allenatore considerato la base con la quale ripartire per nuovi e ambiziosi progetti. Dopo aver chiuso la stagione al decimo posto ed essere rimasto fuori da tutte le competizioni internazionali, il club vuole tornare a recitare un ruolo da protagonista. E si è legato al nome più prestigioso. “SSC Napoli dà il benvenuto ad Antonio Conte che assume l’incarico di allenatore della prima squadra avendo siglato un contratto che lo legherà al Club fino al 30 giugno 2027″, si legge sul sito ufficiale del club..
Non vedo l’ora di iniziare questa avventura e di condividere la nostra passione. Un abbraccio e forza Napoli“, le parole del nuovo tecnico azzurro Antonio Conte, diffuse dal club. “Il Napoli è una piazza di importanza globale. Sono felice ed emozionato all’idea di sedermi sulla panchina azzurra. Posso promettere certamente una cosa: farò il massimo per la crescita della squadra e della società. Il mio impegno, insieme a quello del mio staff, sarà totale”, ha ribadito. Parole alle quali si sono aggiunte quelle del patron De Laurentiis: “Sono molto orgoglioso che il nuovo allenatore del Napoli sia Antonio Conte. Antonio è un top coach, un leader, con il quale sono certo che potrà partire quella rifondazione necessaria dopo la conclusione del ciclo che ci ha portato a vincere lo scudetto lo scorso anno dopo molte stagioni ai vertici del calcio italiano. Oggi si apre un nuovo importante Capitolo della storia del Napoli”.
Un nuovo capitolo della nostra Storia inizia oggi.
Benvenuto Mister Conte! 💙Leggi la news 👉 https://t.co/e0FNt4l6Aw
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Come giocherà il Napoli di Antonio Conte?
La difesa a tre, un centrocampo di corsa e di lottatori e due punte pronte al sacrificio e al movimento: il Napoli di Conte giocherà così. La situazione più particolare da verificare sarà quella di Kvaratskhelia. Il georgiano potrebbe muoversi sia a tutta fascia (come è accaduto in passato con altri attaccanti esterni, utilizzati sulle corsie esterne) che come seconda punta. Per il ruolo di centravanti sarà fondamentale delineare il futuro di Osimhen: nel caso in cui dovesse lasciare Napoli, Conte potrebbe ritrovare Lukaku, con il quale ha lavorato all’Inter. Raspadori (che in questi anni ha spesso “ballato” tra la posizione di esterno e di centravanti) potrebbe trovare maggiore spazio.
Ma potrebbero esserci anche delle clamorose sorprese: il tecnico pugliese, in una recente intervista, aveva ammesso di studiare una nuova soluzione tattica, che prevede la difesa a quattro. Ne parlò con un giornalista inglese, Matt Law, che si è recato a Torino per intervistarlo. Gli ha mostrato un tavolo da Subbuteo, durante la chiacchierata ha riprodotto le tattiche utilizzate al Chelsea e al Tottenham. “Conte – ha rivelato Law – mi ha mostrato un nuovo assetto tattico che vorrebbe testare quando tornerà in panchina, formato da una difesa a quattro, ma ha insistito sul fatto che la difesa a tre utilizzata in Inghilterra, tra Chelsea e Tottenham, non è stata negativa”.
Il 4-3-3 è stato il modulo che ha portato Luciano Spalletti a vincere lo scudetto, e quello con cui Sarri sfiorò il titolo a Napoli negli anni scorsi. Si tratta di un sistema collaudato che bene si sposerebbe con la rosa attuale. Le prime operazioni di mercato delineeranno le scelte dell’allenatore. Dai primi colpi in entrata sarà più facile capire come giocherà il Napoli del futuro.