L’uomo, un professore di sessantacinque anni, è stato accusato dalle studentesse di un Istituto superiore. Le indagini delle forze dell’ordine hanno permesso di fare luce sulla vicenda
L’accusa che le sue alunne gli hanno rivolto è gravissima. Secondo il racconto di numerose allieve di una scuola superiore di Agropoli, in provincia di Salerno, un docente avrebbe approfittato della sua posizione per molestarle. Attraverso atti intimidatori ed altri atteggiamenti riportati dalle alunne.
Le dichiarazioni delle studentesse hanno portato all’apertura di un’indagine, che ha visto i dirigenti della scuola prendere una clamorosa decisione. Le indagini hanno permesso di ricostruire in modo dettagliato i comportamenti molesti e inaccettabili tenuti dall’insegnante durante le lezioni. Secondo quanto riferito dagli investigatori, l’uomo si sarebbe reso protagonista di atti persecutori e frasi a sfondo sessuale rivolte alle proprie allieve, creando un clima di disagio e paura all’interno della scuola.
Le studentesse, secondo il loro racconto, avrebbero subito per un lungo periodo le attenzioni indesiderate e le avances inopportune dell’insegnante, un uomo in posizione di autorità e di fiducia all’interno della scuola. Approfittando del suo ruolo privilegiato, l’insegnante avrebbe messo in atto comportamenti altamente inaccettabili, esercitando un abuso di potere nei confronti delle proprie allieve. Grazie alle prove e alle testimonianze raccolte dai carabinieri, durante le accurate indagini svolte, sono emersi gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo.
L’insegnante, di sessantacinquenne anni, è stato sospeso dalla sua professione. La misura cautelare della sospensione è stata eseguita ieri dai carabinieri di Agropoli, dopo un’approfondita indagine avviata in seguito alla denuncia presentata dalle vittime. I Carabinieri della Sezione operativa della Compagnia di Agropoli hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione di insegnante emessa dal gip del Tribunale di Vallo della Lucania su richiesta della Procura vallese.
L’intero episodio ha gettato un’ombra oscura sulla reputazione dell’istituto scolastico coinvolto e ha sollevato preoccupanti interrogativi sulla necessità di rafforzare i meccanismi di controllo e di prevenzione di simili comportamenti all’interno del sistema educativo. La comunità è rimasta sconvolta e turbata da questo grave caso di abuso di potere, che ha inevitabilmente minato la fiducia nei confronti di figure chiave dell’ambiente scolastico.
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