Napoli, 250 licenziati: famiglie senza i soldi per arrivare a fine mese

Entro la fine di ottobre, un significativo numero di lavoratori, precisamente 250, impiegati attraverso cooperative sociali nelle strutture e nei presidi ospedalieri gestiti dalla Asl Napoli 1 Centro, si troveranno senza lavoro.

Questa decisione segue l’annuncio dell’azienda sanitaria locale di sostituire il personale esterno con nuovi assunti tramite concorso pubblico.

Napoli licenziati asl
250 licenziati a Napoli (Napoli.CityRumors.it)

La notizia è stata comunicata ai rappresentanti del gruppo di imprese sociali Gesco e del consorzio Sol.co. Napoli durante un incontro presso la sede della Giunta regionale della Campania a Napoli.

La posizione espressa dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, in sintonia con le richieste avanzate da Gesco alla Asl Napoli 1 Centro, era quella di procedere alle assunzioni interne senza che ciò comportasse licenziamenti.

L’accordo prevedeva che gli operatori sostituiti venissero ricollocati nei servizi territoriali di assistenza domiciliare, i quali avrebbero dovuto essere potenziati dall’Asl. Tuttavia, nell’incontro recente non sono state fornite rassicurazioni riguardo alla continuità occupazionale né sulle tempistiche relative alla cessazione dei rapporti lavorativi.

250 licenziati nell’Asl di Napoli

I promotori del presidio hanno evidenziato come questa decisione metta in difficoltà moltissimi lavoratori del settore sociale: alcuni con oltre vent’anni di esperienza e vicini ai cinquanta anni d’età si ritroveranno improvvisamente senza impiego. Di questi **250 individui** coinvolti nel processo di licenziamento collettivo, 92 perderanno il loro lavoro già a metà agosto.

Di fronte a questa situazione critica e all’apparente mancato rispetto degli impegni precedentemente assunti dalla direzione generale della Asl Napoli 1 Centro, le cooperative sociali e si vedono costrette ad avviare i procedimenti per i licenziamenti degli operatori coinvolti. Allo stesso tempo valutano tutte le possibili azioni per contrastare questa scelta considerata ingente dal terzo settore.

Napoli licenziamenti
Asl di Napoli, cosa accade? (Napoli.CityRumors.it)

Il presidente di Gesco Giacomo Smarrazzo ha espresso profonda preoccupazione per l’impatto che tale decisioni avrà sui lavoratori: “Il terzo settore chiede il riconoscimento del valore aggiunto fornito negli anni dagli operator delle cooperazioni sociali”. Ha poi sottolineato come questi professionisti abbiano dimostrato grande versatilità e competenza anche durante l’emergenza Covid-19.

Mentre la legittimità dell’Asl Napoli 1 Centro nel voler procedere all’assunzione diretta tramite concorsi internazionalizzando così parte dei servizi finora affidati al terzo settore non viene messa in discussione dalle parti coinvolte nel dibattito sociale ed economico locale; resta aperta la questione su come garantire una transizione equa per quegli operatori che hanno dedicato anni della loro vita professionale al servizio della comunità attraverso le strutture sanitarie localmente gestite da entità private convenzionate.

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