In queste ore, emerge una vicenda che sta scuotendo profondamente la comunità di Afragola e che vede coinvolta la Chiesa in episodi di abusi e tentativi di insabbiamento.
La procura di Napoli Nord ha avviato un’inchiesta che ipotizza gravi reati commessi all’interno delle mura ecclesiastiche, tra cui abusi sessuali da parte di frati e una rapina orchestrata per eliminare le prove.
Il caso è venuto alla luce a seguito dell’esecuzione, da parte dei carabinieri della stazione di Afragola, di sei misure cautelari nei confronti degli individui ritenuti responsabili.
Le indagini hanno preso il via lo scorso aprile dopo la denuncia presentata da due ex lavoratori in luoghi di culto della zona, vittime di una rapina mirata al furto dei loro smartphone. Questo gesto non era finalizzato al semplice arricchimento illecito ma aveva l’obiettivo ben più oscuro: eliminare le prove degli abusi subiti dalle vittime.
Gli inquirenti sono riusciti a identificare rapidamente gli autori materiali grazie alle testimonianze delle vittime e ad alcune intercettazioni telefoniche.
Da queste ultime è emerso chiaramente che l’iniziativa era stata presa con lo scopo specifico di far sparire le evidenze contenute negli smartphone riguardanti gli abusi subiti. Inoltre, si è scoperto che il mandante dell’operazione era nientemeno che il parroco di Afragola, il quale aveva organizzato la rapina per proteggere sé stesso e altri frati coinvolti.
Abusi in chiesa: un’inchiesta scuote Afragola
Durante le indagini è stata acquisita anche una lettera redatta dagli avvocati delle vittime indirizzata ai superiori dei frati coinvolti. In essa si faceva riferimento non solo alle prestazioni lavorative non retribuite ma anche agli abusi subiti in cambio di assistenza sociale e lavorativa.
Un elemento chiave è stato fornito dalla testimonianza diretta del padre Domenico Silvestro, parroco della basilica interessata dall’indagine, che ha confermato quanto sostenuto dalle vittime.
L’arcivescovo Domenico Battaglia ha espresso profondo dolore per quanto emerso dall’inchiesta ed ha immediatamente sospeso dal ministero i religiosi coinvolti nelle accuse.
Ha altresì invitato la comunità alla preghiera e alla fiducia nel lavoro della magistratura affinché possa fare piena luce sulla vicenda.
Anche Antonio Pannone, sindaco della città colpita da questa triste vicenda, ha manifestato il proprio disappunto ricordando come tali eventi gettino ombre su una realtà storica importante come quella rappresentata dai valori francescani su cui si fonda Afragola. Il primo cittadino auspica un celere chiarimento dei fatti affidandosi all’operato delle autorità giudiziarie competenti.