Torna a Napoli il rinomato “Bufala Fest – non solo mozzarella”, un evento che si propone di celebrare il gusto, l’arte, l’inclusione e il valore della diversità attraverso i prodotti della filiera bufalina.
Dal 4 all’8 settembre 2024, la piazza Municipio si trasformerà in un vivace palcoscenico dove stand gastronomici offriranno piatti innovativi e tradizionali realizzati con ingredienti di alta qualità.
Il tema scelto per l’edizione 2024 del Bufala Fest è “Diversity and Inclusion”, un concetto che ha guadagnato terreno anche in Italia come elemento chiave per la crescita sostenibile delle imprese.
Gli organizzatori sottolineano l’importanza di promuovere la diversità non solo nel mondo del lavoro ma anche nell’alimentazione, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e i principi della transizione ecologica.
L’edizione di quest’anno prevede una serie di attività pensate per coinvolgere visitatori di tutte le età: dalle famiglie ai foodies più esigenti.
Laboratori tematici, show cooking tenuti da grandi chef nell’Arena del Gusto e talk quotidiani dedicati al tema della diversità e inclusione nel “Giardino delle Idee” arricchiranno il programma, offrendo spunti interessanti su come l’alimentazione possa essere un veicolo per valorizzare le differenze.
Il successo dello scorso anno ha portato alla conferma e all’ampliamento delle collaborazioni per questa edizione. Organizzato da Crea Eventi in sinergia con l’Associazione “Giardino delle Idee” e il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, il festival gode anche del patrocinio delle principali istituzioni italiane ed europee.
La conferenza stampa prevista per il prossimo lunedì 2 settembre sarà ospitata a bordo della MSC World Europa, simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo delle crociere.
Con una formula che combina intrattenimento ed educazione culinaria, il Bufala Fest si conferma come uno degli eventi più attesi dell’anno a Napoli.
L’impegno verso tematiche attuali come la diversità e l’inclusione lo rendono un appuntamento imperdibile non solo per gli amanti del cibo ma per chiunque creda nella ricchezza generata dalla valorizzazione delle differenze culturali ed enogastronomiche.
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