In una mattinata caratterizzata da tensione e protesta, circa duecento persone hanno preso d’assalto gli uffici della Municipalità di Napoli questo 7 agosto, manifestando il loro dissenso per l’entità del contributo all’affitto previsto dal Governo per gli sfollati della Vela Celeste.
La situazione è rapidamente degenerata, con la Polizia Municipale prontamente sul posto e l’intervento degli agenti della Digos per gestire la folla.
Il fulcro della protesta si concentra sulle condizioni stabilite dal decreto Omnibus, attualmente sotto esame dal Consiglio dei Ministri. Il decreto mira a fornire sostegno economico a coloro che hanno perso le loro abitazioni a seguito del tragico crollo avvenuto il 24 luglio, un evento che ha lasciato un segno indelebile sulla comunità causando tre vittime.
Fanpage.it riporta che i contributi all’affitto sarebbero calcolati su criteri specifici: da un minimo di 400 euro mensili per i nuclei monofamiliari fino ad un massimo di 900 euro mensili per le famiglie più numerose.
Oltre ai contributi base, è prevista una somma aggiuntiva fino a 200 euro mensili destinata alle persone over 65 o con disabilità aventi una percentuale di invalidità superiore al 67%.
Queste misure sono pensate per offrire supporto alle fasce più vulnerabili tra gli sfollati. Nonostante ciò, molti ritengono che tali importi non siano adeguati a coprire i costi reali dell’affitto nella città.
Il Comune di Napoli ha chiarito che i fondi messi a disposizione dallo Stato saranno accessibili solo agli individui che troveranno autonomamente una soluzione abitativa.
Ha inoltre annunciato che i contributi saranno erogati fino alla data limite del 31 dicembre 2025, sollevando preoccupazioni tra gli sfollati riguardo alla loro effettiva capacità di beneficiare dei fondi promessi.
L’occupazione degli uffici municipali da parte degli sfollati rappresenta un gesto disperato ma estremamente significativo nella loro battaglia per ottenere giustizia e supporto adeguato dopo aver perso tutto nel crollo.
Mentre le autorità lavorano alacremente alla gestione dell’emergenza attuale cercando di calmare gli animi, emerge chiaramente la necessità di identificare soluzioni più efficaci ed inclusive in grado di soddisfare le reali esigenze delle vittime.
Con il decreto Omnibus ancora in fase di valutazione e la comunità in attesa delle decisione finale del Consiglio dei Ministri, vi è la speranza in interventi correttivi capacI di allinearsi meglio alle aspettative degli sfollati.
L’espressione solidale della comunità napoletana nei confrontI delle vittime richiede azioni concrete da parte delle istituzioni affinché si traduca in aiuti tangibili ed efficaci.
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