La partita di calcio tra Hellas Verona e Napoli, in programma domenica allo Stadio Bentegodi, si svolgerà in assenza dei tifosi provenienti dalla Campania.
A presiedere il tavolo tecnico dedicato alle misure di sicurezza per l’evento, che prevede la partecipazione di circa 20mila spettatori, inclusi quasi 2.000 ospiti, è stato il Questore di Verona, Roberto Massucci. La decisione è stata influenzata dalla valutazione dei profili di rischio associati alla partita.
L’analisi sui potenziali rischi effettuata dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha portato il Questore Massucci a proporre un divieto sulla vendita dei biglietti ai gruppi ultras napoletani.
Tale proposta ha trovato accordo e formalizzazione attraverso un provvedimento emesso dal Prefetto di Verona, impedendo così l’acquisto dei tagliandi ai residenti in Campania.
Verona-Napoli: vietata la trasferta ai campani
Al fine di assicurare la sicurezza durante l’incontro e minimizzare i rischi di violenza, sono state adottate delle misure restrittive per la vendita dei biglietti. L’esclusività nell’acquisto sarà garantita ai residenti nel Veneto per tutti i settori dello stadio eccetto quello destinato agli ospiti. Sarà inoltre consentito l’acquisto a chi fa parte del programma fedeltà dell’Hellas Verona senza limitazioni geografiche.
La necessità delle misure adottate deriva dagli episodi violenti registrati lo scorso anno tra le tifoserie che hanno richiesto numerosi interventi delle forze dell’ordine e portato all’emissione da parte del Questore di 104 Daspo nei confronti degli individui coinvolti negli scontri. L’intento è quindi quello di evitare situazioni simili promuovendo lo svolgimento della gara in un ambiente tranquillo e sicuro.
Le reazioni alla decisione sono state miste tra i supporter delle due squadre. Mentre alcuni comprendono la necessità delle azioni preventive per garantire la sicurezza pubblica, altri ritengono che tale provvedimento penalizzi ingenerosamente i tanti appassionati napoletani pacifici che desiderano soltanto seguire la loro squadra.