In un clima di crescente tensione, la città di Napoli si è trovata al centro di un episodio preoccupante che ha visto come protagonista il giornalista Gennaro Di Biase.
L’incidente ha avuto luogo in piazza Municipio, dove era previsto un incontro tra i titolari dei chioschi locali e rappresentanti dell’amministrazione comunale, tra cui il vicesindaco Laura Lieto e gli assessori Teresa Armato e Antonio De Iesu.
La situazione è degenerata quando alcuni manifestanti, riunitisi in presidio per seguire l’evento, hanno rivolto verso Di Biase toni oltraggiosi accompagnati da atteggiamenti aggressivi e intimidatori. Il giornalista stava svolgendo il suo lavoro, raccogliendo informazioni sull’incontro programmato a Palazzo San Giacomo, quando si è trovato ad affrontare una situazione di evidente pericolo.
Giornalista minacciato: annullato incontro a Napoli
Di fronte a tale scenario, l’amministrazione comunale ha preso una decisione netta: annullare l’incontro con i titolari dei chioschi in segno di solidarietà nei confronti del giornalista aggredito. Attraverso una nota ufficiale, il Comune di Napoli ha espresso la propria posizione chiara contro ogni forma di violenza e intimidazione nei confronti della libera stampa. “Sono sempre da stigmatizzare con forza i toni e l’atteggiamento di prevaricazione nei confronti della libera stampa”, si legge nella comunicazione diffusa dall’ente locale.
L’accaduto non solo ha messo in luce le difficoltà incontrate dai giornalisti nell’esercizio delle loro funzioni, ma ha anche sollevato questioni più ampie relative alla libertà d’espressione e al diritto all’informazione. L’amministrazione comunale napoletana ha ribadito il proprio impegno nel difendere questi valori fondamentali, annunciando la disponibilità a riprogrammare l’incontro non appena le condizioni lo permetteranno.
L’intenzione espressa dal Comune è quella di favorire un ambiente sicuro dove sia possibile condurre un dialogo costruttivo senza che nessuno debba temere per la propria sicurezza. La speranza è che questo incidente possa servire da monito affinché simili episodi non si ripetano in futuro e che possa rafforzare l’impegno collettivo verso una società più rispettosa dei principi democratici.