La violenza di genere continua a essere una piaga sociale di proporzioni allarmanti, come dimostrano i recenti dati diffusi dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli.
In soli otto mesi, da gennaio ad agosto, sono stati registrati 964 casi di uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti nei confronti delle donne nella sola area napoletana e provincia.
Questa cifra traduce la gravità del fenomeno in una media di quattro episodi al giorno, o 120 al mese, numeri che sottolineano l’urgenza di interventi efficaci e mirati.
Il contrasto alla violenza sulle donne ha ricevuto un importante rafforzamento grazie all’introduzione della legge varata nel dicembre 2023. Questa normativa ha introdotto l’arresto in differita, permettendo alle forze dell’ordine di agire con maggiore tempestività ed efficacia.
Grazie a questo strumento, è stato possibile procedere all’arresto di dieci indagati basandosi su prove concrete quali video, foto, chat e localizzazioni GPS fornite dalle vittime entro 48 ore dall’accaduto. Un passaggio cruciale che evidenzia quanto sia fondamentale per le vittime denunciare gli abusi subiti.
Per offrire un supporto concreto alle donne che subiscono violenze, il comando dei carabinieri ha istituito quattro “Stanze tutta per sé”. Queste aree d’ascolto sono state realizzate in collaborazione con il Soroptimist International Club Napoli e si trovano in punti strategici della città e della provincia: Capodimonte e quartiere Stella a Napoli; Caivano ed Ercolano in provincia. L’iniziativa mira a fornire uno spazio sicuro dove le vittime possono raccontare la propria esperienza senza timore e cercare aiuto.
Nell’ambito delle misure volte a contrastare la violenza sulle donne emerge anche l’utilizzo innovativo della tecnologia. Il “Mobile Angel” è uno smart watch collegato al telefono cellulare tramite un’app dedicata chiamata Bright Sky. Questo dispositivo permette alle vittime di attivare rapidamente una richiesta d’intervento presso i Carabinieri offrendo così una maggiore sicurezza attraverso la deterrenza nei confronti degli aggressori. La sperimentazione avviata nel 2022 ha già dimostrato l’efficacia del dispositivo come strumento preventivo.
Infine, per combattere le forme più subdole della violenza è stata promossa un’iniziativa volta ad aiutare le vittime a riconoscere i segni premonitori degli abusi: il violentometro. Si tratta di un questionario anonimo disponibile online sul sito dei carabinieri che consente alle persone interessate valutare la gravità della propria situazione personale ed eventualmente prendere provvedimenti per difendersi.
Queste misure rappresentano passaggi importanti nella lotta contro la violenza di genere ma evidenziano anche quanto sia cruciale continuare ad agire su più fronti: dalla prevenzione all’intervento legale fino al support psicologico delle vittime.
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