Il vulcano dei Campi Flegrei, situato nella densamente popolata area metropolitana di Napoli, rappresenta una delle maggiori preoccupazioni in termini di rischio vulcanico in Italia.
Recentemente, è stato annunciato che il piano di evacuazione per i potenziali scenari eruttivi del vulcano è finalmente pronto.
Questo documento cruciale riguarda circa 200mila abitanti che vivono nella cosiddetta zona rossa, l’area più a rischio in caso di eruzione. La società Sintagma, incaricata dal Comune di Napoli, ha elaborato il piano dopo un’attenta analisi dei vari scenari possibili in caso di attività vulcanica.
Il documento sarà discusso nella Commissione Infrastrutture lunedì 2 settembre, segnando un passo fondamentale verso la sua approvazione definitiva. L’obiettivo è quello di garantire la massima sicurezza per i residenti nelle aree più esposte al rischio.
Rischio vulcano Campi Flegrei: pronto il piano di evacuazione
Secondo quanto riportato nel piano, l’evacuazione della zona rossa dovrebbe avvenire entro 48 ore dall’inizio dell’eruzione. Per facilitare questo processo critico sono stati previsti 114 punti d’attesa e 5 punti soccorso strategici. Le modalità d’evacuazione saranno due: autonoma, attraverso l’utilizzo dei gate d’uscita dalla città specificati nel documento; o assistita, mediante bus messi a disposizione da Anm.
I quartieri completamente inclusi nella zona rossa sono Bagnoli, Fuorigrotta, Posillipo, Pianura e Soccavo – aree densamente popolate che richiedono particolare attenzione nelle operazioni d’evacuazione. Altri quartieri come Vomero, Arenella, Chiaia, Chiaiano e San Ferdinando sono parzialmente interessati dalla zona rossa e necessiteranno comunque di misure precauzionali.
Una volta superata la discussione in Commissione Infrastrutture il prossimo step sarà portare il Piano davanti al Consiglio comunale per ottenere la definitiva approvazione ed entrata in vigore. Questa procedura rappresenta un momento cruciale non solo per le autorità locali ma soprattutto per i cittadini residenti nei Campi Flegrei che da tempo attendono misure concrete per affrontare una possibile emergenza vulcanica.
