Sante Marsili, icona della pallanuoto mondiale e orgoglio napoletano, si è spento a pochi giorni dal compimento dei suoi 74 anni, previsto per il prossimo 25 ottobre.
La sua carriera è stata costellata di successi: campione del mondo nel 1978 a Berlino con la Nazionale Italiana e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Montreal nel 1976.
Il suo talento ha brillato in numerosi club, tra cui Rari Nantes Napoli, Canottieri Napoli – con cui ha vinto uno scudetto e una Coppa Italia -, Fiat Torino e Pescara, aggiudicandosi un’altra Coppa Italia.
Nel corso della sua vita, Marsili ha ricevuto numerosi riconoscimenti che hanno sottolineato il suo impegno nello sport e il suo contributo al mondo della pallanuoto. Nel 2018 gli è stato conferito il Collare d’Oro Coni, premio che celebra i quarant’anni dal trionfo iridato. Due anni prima aveva ricevuto una targa e la medaglia della città di Napoli dalle mani del sindaco De Magistris per il suo impegno nello sport, soprattutto verso i giovani.
Sante Marsili è morto
La passione per la pallanuoto corre nelle vene della famiglia Marsili: Sante era fratello di Mino e del compianto Vittorio; padre di Mario ed Elios; nonno del promettente Sante junior. Tutti loro piangono oggi la scomparsa di un uomo che non solo ha lasciato un segno indelebile nella storia dello sport ma ha anche trasmesso l’amore per questo gioco alle generazioni successive.
Paolo Barelli, presidente della Federazione Italiana Nuoto (FIN), ha espresso le condoglianze a nome dell’intera federazione alla famiglia Marsili. Le bandiere sono state messe a mezz’asta nei circoli dove Sante ha militato durante la sua lunga carriera. Giancarlo Bracale, presidente della Canottieri Napoli, ricorda con affetto sia Sante che il figlio Elios: entrambi hanno contribuito ai successi dello storico club napoletano vincendo lo scudetto. “La famiglia Marsili – scrive Bracale sui social – ha sempre dimostrato un grande attaccamento al Circolo e alla sua storia”.
La scomparsa di Sante Marsili lascia un vuoto incolmabile nel mondo dello sport italiano e internazionale. La sua eredità continuerà a vivere attraverso le gesta dei suoi discendenti sul campo da gioco e nell’impegno verso i giovani atleti che cercano ispirazione in figure esemplari come lui.