La città e le sue svariate storie. Leggende, tradizione e quei tesori nascosti dietro ogni angolo. Napoli, incanta e stupisce sempre.
Tappa ormai irrinunciabile per migliaia e migliaia di turisti ogni anno. Che si tratti di visitare l’Italia dall’Europa o da qualche altra parte del mondo, o che ci si sposti dall’interno del paese poco importa, Napoli è ormai la meta preferita di tantissime persone, desiderose di confrontarsi con un luogo, piaccia o meno, assolutamente eccezionale. La magia, il fascino, la bellezza, tutto e il contrario di tutto si alternano e si ergono in alcuni posti, lasciando il turista, in molti casi, letteralmente di stucco di fronte a qualcosa di cui è consapevole non avrà mai più vista.
Una città unica capace di attirare le attenzioni di qualsiasi tipologia di turista grazie a particolari luoghi d’interesse che non possono in alcun modo essere trovati altrove. In questo senso, Napoli risulta essere assolutamente imbattibile. La tradizione culturale, artistica, architettonica, culinaria e tanto altro ancora. Camminare per i vicoli e ascoltare, avvertire un’atmosfera assolutamente unica. La città è questo, la città è anche questo. Storie, leggende e imponenti castelli, in piena zona urbana.
Se visiti Napoli non perderti questa tappa: il Castel dell’Ovo e la sua incredibile storia
Una delle storie più incredibili e maggiormente ricca di fascino indubbiamente riguarda il Castel dell’Ovo, imponente struttura che sorge a ridosso del centro urbano, appoggiato sull’incantevole mare azzurro della città. Secondo le informazioni disposizione si pensa che la costruzione del castello sia da attribuire come periodo storico al 1128. Da quel momento in poi numerose le situazioni e le vicende storiche che hanno riguardato più che mai da vicino lo stresso castello e i vari regnanti che si sono man mano alternati.
Dopo secoli di utilizzo incerto, con l’arrivo sul trono di Napoli dei Borbone, attraverso alcune specifiche decisioni di Re Carlo, si passò, all’interno del castello stesso alla produzione di cristallo e specchi, per incentivare le manifatture locali. Nel 1799, poi, lo stesso luogo venne usato dai rivoluzionari della Repubblica Partenopea come rifugio. Nei secoli successivi, lo stesso castello rischia di essere abbattuto con il Regno d’Italia e ridotto a deposito durante il ventennio fascista.
Da metà anni settanta, del novecento, la fortezza è stata protagonista di importanti opere di restaurazione, con il successivo definitivo recupero, di una delle meraviglie della città partenopea, una delle componenti perfette della classica “cartolina” d Napoli. Un luogo che è fedele immagine, icona, di una terra magica dove ogni cosa conserva dentro di se storie e altrettanti immagini, assolutamente uniche.