Nel panorama economico italiano, la Campania si distingue per un significativo incremento delle esportazioni nel primo semestre del 2024.
Con un aumento dell’8,8%, la regione si posiziona tra le prime in Italia per crescita dell’export, superata solo da Sardegna, Calabria e Molise.
Questo trend positivo contribuisce notevolmente alla dinamica complessiva dell’export nazionale, che vede un impulso positivo di 2 punti percentuali grazie anche alle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici.
Un ruolo chiave in questa crescita è giocato dalla provincia di Napoli che, insieme ad altre realtà regionali come Arezzo e Firenze nel Centro Italia e Gorizia nel Nord-est, contribuisce a bilanciare i dati negativi provenienti da altre aree del paese. In particolare, il boom di vendite verso la Svizzera segnala una forte domanda per i prodotti campani in questo mercato specifico.
Cresce l’export in Campania
L’Istituto Nazionale di Statistica fornisce un quadro dettagliato della situazione export italiana nel primo semestre del 2024. Sebbene il Nord-ovest e il Nord-est mostrino una sostanziale stazionarietà nelle esportazioni con lievi variazioni positive, è il Centro Italia a registrare l’aumento più significativo (+1,1%). Al contrario, il Sud e le Isole evidenziano una flessione (-3,6%), nonostante la marcata crescita delle esportazioni dalle Isole (+7,3%) e un aumento più contenuto dal Sud (+1,9%).
L’Istat sottolinea come l’export italiano mostri dinamiche territoriali differenziate: mentre il Nord presenta una situazione pressoché stazionaria o in leggera flessione su base annua e congiunturale nel secondo trimestre del 2024; il Centro mostra segni di ripresa dopo quattro trimestri negativi. La crescita rallentata ma comunque presente per Sud e Isole viene attribuita principalmente all’aumento delle vendite all’estero dei prodotti farmaceutici dalla Campania e dei prodotti della raffinazione dalla Sardegna.
La capacità della regione di intercettare le richieste dei mercati esteri – soprattutto quello svizzero – attraverso settori chiave come quello farmaceutico dimostra la vitalità imprenditoriale locale. Questa tendenza non solo rafforza l’economia regionale ma contribuisce anche al bilancio commerciale nazionale in un contesto globale sempre più competitivo.