Il processo che vede imputati otto operatori sanitari per la morte di Diego Armando Maradona, avvenuta nel novembre del 2020, ha subito un nuovo rinvio.
La decisione è stata presa dal tribunale di San Isidro, che ha posticipato l’inizio delle udienze all’11 marzo 2025.
Questo slittamento segue una serie di rinvii che hanno caratterizzato il caso, originariamente previsto per giugno di quest’anno e poi spostato al 1° ottobre 2023. Gli otto imputati sono accusati di “potenziale negligenza” nella gestione della salute del leggendario calciatore argentino, deceduto a seguito di una crisi cardio-respiratoria mentre si trovava in convalescenza in una residenza a Tigre.
Tra gli accusati figurano figure professionali quali il medico curante (neurochirurgo), un medico clinico, uno psichiatra, uno psicologo, una caposala e alcuni infermieri. A loro viene contestata una negligenza medica che potrebbe aver contribuito alla prematura scomparsa di Maradona.
Il processo rinviato: nuova data per il caso Maradona
Una delle figure chiave tra gli imputati è Gisela Madrid, un’infermiera coinvolta nel caso. Madrid aveva espresso la volontà di essere giudicata separatamente e da una giuria popolare, sostenendo la propria innocenza e affermando di aver agito seguendo esclusivamente le indicazioni dei medici. Tuttavia, questa richiesta è stata respinta dai tribunali competenti che hanno optato per mantenere il processo collettivo.
Questo ulteriore rinvio del processo solleva nuovi interrogativi sulla gestione della salute dell’icona mondiale nei suoi ultimi giorni di vita. La decisione del tribunale rappresenta non solo un ritardo nella ricerca della verità ma anche nell’amministrazione della giustizia per la morte del fuoriclasse argentino. L’accusa principale riguardante la negligenza medica pone l’accento su quanto sia cruciale garantire cure adeguate ai pazienti e su come le responsabilità debbano essere accuratamente valutate in casi così delicati.
Diego Armando Maradona è deceduto il 25 novembre 2020 all’età di 60 anni. La sua morte ha scosso non solo l’Argentina ma tutto il mondo sportivo internazionale. Considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore degli appassionati del calcio mondiale. Il processo contro gli operatori sanitari coinvolti nella sua ultima fase di vita mira a fare chiarezza su eventuali responsabilità legate alla sua morte prematura.
La comunità internazionale resta ora in attesa dell’esito del processo rinviato all’11 marzo 2025 sperando che possa portare alla luce le circostanze esatte della tragica scomparsa dell’iconico numero dieci argentino.