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Cultura e Spettacolo

E’ napoletano il proverbio più bello che funge da risposta a chi ti ferisce: “E’ cattiverie…”

Published by
Ilaria Macchi

Rimanerci male quando qualcuno ci ferisce è inevitabile, è possibile rispondere con un detto napoletano che fa un ottimo paragone.

Ognuno di noi può avere un carattere diverso da quello di un altro, spesso nemmeno noi stessi riusciamo a conoscerci del tutto, come accade ad esempio quando abbiamo reazioni che possono sorprenderci in prima persona. Si tratta di una situazione più comune di quanto si possa pensare, che può essere evidente soprattutto quando qualcuno ci ferisce, sia che lo faccia in modo volontario, sia rendendosi conto solo tempo dopo del male che ci ha fatto.

I napoletani paragonano i torti subiti alle cambiali – Foto: Napoli.cityrumors.it

I più sensibili quando questo accade faticano a manifestare apertamente la delusione, ma si tengono questo stato d’animo dentro, come se si sentissero responsabili per quello che è accaduto, anche se ovviamente non lo sono. In questo modo, però, l’animo finisce per logorarsi e la sofferenza diventa ancora più forte, può essere quindi utile parlare apertamente con chi non si è comportato in modo scorretto con noi, così da verificare se possa esserci almeno un segno di pentimento.

In napoletano rispondi così quando qualcuno ti ferisce e non sbagli

Il modo in cui reagiamo quando qualcuno ci ferisce non è sempre uguale, anzi a volte la delusione può essere più forte soprattutto in chi è irreprensibile o quasi se a commettere il misfatto è qualcuno a cui teniamo davvero, sia che si tratti del partner, sia di un parente o di un amico. Lasciarsi andare al pianto può essere altrettanto naturale, soprattutto in chi ha un carattere sensibile, anche se può esserci la consapevolezza di come questo possa servire a poco.

Lasciarsi andare al dispiacere a volte è naturale – Foto: Napoli.cityrumors.it

Reprimere la voglia di sfogarsi non fa però bene, prima o poi si arriva a scoppiare e il dolore emerge comunque. Analizzare a freddo la situazione può essere la cosa migliore, così da evitare atteggiamenti istintivi di cui poi ci si potrebbe pentire.

In situazioni come queste può venire in aiuto un proverbio napoletano, che molti potrebbero non conoscere ma che può essere la risposta ideale. C’è chi preferisce ripeterlo a se stesso, chi invece vuole proprio togliersi la soddisfazione e dirlo apertamente a chi non è stato così benevolo con chi aveva vicino. Si tratta di questo: “E cattiverie so’ comme e’ cammbiale, se fanno ogge e se pavvano dimmane“, che può essere tradotto con “Le cattiverie sono come le cambiali: si fanno oggi e si pagano domani”.

Non è così difficile riuscire a capirne il significato, ovvero “Tutto il male fatto prima o poi dovrà essere pagato“. Questa frase è l’auspicio di molte persone che hanno vissuto diversi momenti amari nel corso della propria vita, ovvero la speranza che presto chi ci ha fatto del male possa capire a proprie spese di non essere stato leale. Non si tratta di augurare il male agli altri o di un vero desiderio di vendetta, come molti potrebbero pensare, ma solo il desiderio che il mondo possa essere più giusto. Insomma, come si dice spesso non resta che sedersi sulla riva del fiume e aspettare per vedere cosa accadrà. Se ti piacciono i detti napoletani non puoi perderti questi.

Ilaria Macchi

Nata il 4 ottobre 1982 sotto il segno della Bilancia e, come tale, amante del bello (la moda è una delle mie passioni) e della giustizia. Sono laureata in Linguaggi dei Media all'Università Cattolica di Milano e ho maturato esperienza come giornalista su web, carta stampata e web TV. Appassionata di sport, calcio in modo particolare, Tv e motori.

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