L’Assegno di Inclusione si può perdere facilmente. L’INPS spiega come non commettere errori o scatterà la sospensione della misura.
Sono nove mesi che l’Assegno di Inclusione ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. La misura si rivolge alle famiglie con minori, over 60, invalidi e soggetti in condizione di svantaggio sociale. E se nel nucleo ci fossero persone occupabili?
Lo scorso anno l’annuncio della cancellazione del Reddito di Cittadinanza ha creato il panico tra i percettori. Poi sono nate due nuove misure in sostituzione ossia il Supporto per la Formazione e il Lavoro dedicata agli occupabili e l’Assegno di Inclusione per gli utenti in condizioni di fragilità. L’AdI nasce con l’obiettivo di favorire l’inserimento in percorsi di politica attiva del lavoro (dove sia possibile) oppure in percorsi di integrazione sociale.
Non vuole essere una paghetta mensile come lo è stata l’RdC per tanti percettori. Ecco perché il sussidio è disciplinato da una rigida normativa che può causare la sospensione o la decadenza dall’AdI repentinamente. Ad esempio, basta rifiutare anche una sola offerta di lavoro congrua per dire addio al beneficio. La sola domanda di accesso al sussidio, poi, non è sufficiente. L’iter è più complicato ed è per questo che è arrivato il chiarimento da parte dell’INPS sulla pagina Facebook INPS per la Famiglia.
L’ADI prevede, come detto, di seguire percorsi di formazione e politiche attive al lavoro oppure di inserimento sociale. Se nel nucleo sono presenti componenti attivabili al lavoro ci sono quattro fasi indicate dall’INPS da seguire. In primis occorrerà verificare di soddisfare i requisiti reddituali e patrimoniali nonché di rispettare il limite ISEE di 9.360 euro per poi procedere con l’inoltro della domanda di Assegno di Inclusione online accedendo al portale inps.it.
I beneficiari dovranno presentarsi al primo appuntamento con i servizi sociali entro 120 giorni dalla sottoscrizione del PAD (Patto di Attivazione Digitale) indispensabile per poter ricevere il sussidio. Una volta che si sarà svolta la valutazione multidimensionale ci sono i quattro passaggi da seguire per non vedersi sospendere subito il beneficio. I componenti attivabili al lavoro devono sottoscrivere con i servizi sociali il Patto per l’inclusione sociale.
Contemporaneamente compileranno il Curriculum Vitae e sottoscriveranno il PAD tramite SIIL, Sistema Informativo per l’Inclusione sociale e Lavorativa, indicando le agenzie per il lavoro. Dopo la sottoscrizione i componenti del nucleo di età compresa tra i 18 e i 59 anni dovranno presentarsi presso un Centro per l’Impiego o altri soggetti accreditati ai servizi per il lavoro e sottoscrivere il Patto di Servizio Personalizzato entro 60 giorni dalla valutazione di “attivabili al lavoro”.
Dopo la aver mantenuto la promessa nell'ultimo scudetto vinto dai partenopei, la famosa conduttrice ne…
In Campania una nuova perturbazione è attesa nelle prossime ore. Mattia Gussoni de IlMeteo.it: "Ecco…
Cresce la violenza tra gli adolescenti e nelle ultime due settimane tre giovanissimi sono stati…
È la fine di un’era per il Grand Hotel La Sonrisa, lo storico scenario del…
Non si fermano gli episodi di violenza in provincia di Napoli. Un ragazzo di soli…
I carabinieri in queste prime ore di lunedì 18 novembre hanno messo arrestato due persone…