La piaga silenziosa che soffoca Napoli. Usura ed estorsione, una rete criminale che colpisce i più vulnerabili.
L’ombra dell’usura a Napoli si allunga ancora una volta, rivelando un tessuto criminale radicato e pericoloso. Non è solo il ricorso al denaro facile, ma una spirale di debiti impossibili, minacce e violenze che intrappola chiunque vi cada dentro. Nel capoluogo campano, l’usura è diventata una piaga sociale.
Questa piaga colpisce commercianti, piccoli imprenditori e cittadini in difficoltà, spinti dalla necessità a rivolgersi a organizzazioni malavitose che impongono tassi insostenibili, spesso superiori al 100% mensile. Dietro ogni prestito si cela un inferno, e la giustizia fatica a contrastare un fenomeno che continua a sfuggire, alimentando un sistema di potere sommerso.
Un’organizzazione criminale dedita all’usura, con base operativa nel quartiere Poggioreale di Napoli. E’ stata smantellata dai carabinieri grazie a un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Napoli. I componenti del gruppo agivano in modo spietato, imponendo tassi di interesse usurai spesso superiori al 100% mensile, un vero e proprio salasso per chi, in preda a difficoltà economiche, si rivolgeva a loro per ottenere prestiti. L’organizzazione non si limitava a sfruttare le difficoltà delle vittime, ma le intrappolava in una spirale senza via d’uscita, dove l’incapacità di saldare i debiti portava inevitabilmente a minacce e a pesanti ritorsioni.
L’operazione ha portato all’arresto di quindici persone: otto sono state condotte in carcere, mentre le restanti sette sono state poste agli arresti domiciliari. Tuttavia, nonostante il colpo inferto, una persona è riuscita a sfuggire alla cattura, facendo presagire che la rete criminale possa essere ancora parzialmente attiva. Le indagini, che hanno coinvolto un lungo monitoraggio delle attività illecite del gruppo, hanno rivelato dettagli agghiaccianti su almeno due episodi specifici, in cui altrettanti uomini, vittime delle pratiche estorsive, sono stati ridotti al limite della disperazione.
La struttura di questa organizzazione, ben radicata e con profonde connessioni nella malavita napoletana, rappresenta solo l’ennesimo capitolo oscuro legato all’usura e all’estorsione nella città partenopea. Le vittime, molte delle quali appartenenti a fasce sociali già vulnerabili, finiscono spesso nella morsa di tassi insostenibili e dell’impossibilità di riscattarsi, lasciando spazio a un ciclo di terrore e sfruttamento che sembra non avere fine. Questa operazione, pur rappresentando un passo avanti nella lotta contro l’usura, sottolinea la profonda diffusione di un fenomeno che continua a flagellare Napoli.
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