In Campania non si fermano gli agguati di camorra. Per l’ultimo è stato fermato un giovanissimo e c’è un dettaglio davvero sconvolgente
Svolta nelle indagini sull’agguato a un 20enne avvenuto lo scorso 21 luglio in piazza Cavour a Napoli. Le indagini sono andate avanti per diverse settimane e nelle scorse ore si sono concluse con due fermi. Sarebbero loro, infatti, gli autori della sparatoria contro il giovane, rimasto ferito all’addome.
L’inchiesta è stata condotta dalla Polizia di Stato e dai carabinieri. In queste settimane sono state vagliate tutte le piste possibili. Alla fine tutti gli indizi raccolti hanno portato al fermo di questi due ragazzi. L’accusa è quella di concorso in tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Ma c’è un altro dato che sconvolge: l’età dei due arrestati.
Agguato di camorra: uno dei fermati ha 14 anni
14 e 16 anni. È questa l’età delle due persone fermate per l’agguato di camorra dello scorso 21 luglio. Secondo le informazioni de Il Mattino, sarebbe stato il più giovane a impugnare la pistola e colpire all’addome il 20enne. Mentre il più grande è stato il suo complice. Entrambi ora sono stati fermati e trasferiti nel centro di prima accoglienza di Colli Aminei, dove trascorreranno molto tempo per quanto successo.
Non si conoscono i dettagli del perché i due hanno aperto il fuoco nei confronti del 21enne. La dinamica fa pensare ad un vero e proprio regolamento di conti, ma resta da capire se il 14enne è stato mandato da qualcuno a sparare oppure ha fatto tutto solo. Ma sicuramente la vicenda ha sconvolto l’intera Italia e non solo la Campania.
Le accuse per il 14enne
Come detto in precedenza, le accuse nei confronti del 14enne sono quelle di concorso in tentato omicidio aggravato dal metodo mafioso. Una vicenda che nessuno mai si sarebbe aspettato considerando che stiamo parlando di un ragazzo poco più che adolescente. È stato lui ad impugnare la pistola e aprire il fuoco nei confronti del 20enne.
Un arresto arrivato nelle scorse ore e che ha sorpreso un po’ tutti. Nessuno si sarebbe aspettato una svolta simile in una indagine andata avanti ormai dal 21 luglio, giorno dell’agguato contro il giovane.