Dopo un’estate davvero complicata, come sempre molto affollata di turisti e vacanzieri, la giunta comunale dell’Isola ha preso una decisione importante
L’Italia da sempre è meta di turisti e vacanzieri che arrivano da ogni parte del mondo attirati dal fascino millenario di molte città e dalla bellezza di paesaggi mozzafiato, montagne che non hanno eguali sia d’estate che d’inverno e chilometri di spiagge bagnate quasi sempre da un mare meraviglioso. Ogni regione si caratterizza per la sua cultura, la sua storia rendendola diversa l’una dalle altre.
E una di queste mete meta paradisiaca è Capri. Un’isola incantevole, situata nel Golfo di Napoli, è rinomata in tutto il mondo per la sua bellezza mozzafiato e il suo fascino senza tempo. Un luogo dove è impossibile non entrare in contato con una natura ancora selvaggia, godere di un mare cristallino per poi, a fine giornata, sedere a tavola e assaggiate le specialità culinarie locali. Ma ora tutto questo è minacciato però da un problema che, anno dopo anno, sta diventando sempre più opprimente, non soltanto per i residenti.
Capri ha una storia che risale a tempi antichissimi e che ha lasciato un’impronta indelebile sull’isola. Durante l’era romana, Capri divenne una residenza estiva per l’imperatore Tiberio, che vi costruì numerose ville e residenze le cui tracce sono arrivate fino ai giorni d’oggi. Questa piccola isola situata di fronte a Napoli, nell’omonimo golfo, in questi ultimi anni è diventata una delle mete turistiche più ambite al mondo, grazie alla sua incredibile bellezza e alla sua ricca storia. Attrazioni come la Grotta Azzurra, la famosa Piazzetta e i sentieri panoramici, oltre ad un mare straordinario, sono solo alcune delle cose da vedere sull’isola. offrendo un perfetto mix tra storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Ma questo straordinario successo ha un rovescio della medaglia che negli ultimi tempi è diventato un problema serio. Troppi i turisti che nel periodo estivo sbarcano sull’isola ingolfandola e intasandola rendendo la vita impossibile anche agli abitanti del posto. Ecco perchè il sindaco Paolo Falco, al termine della stagione estiva, ha preso una decisione storica.
Come già accaduto per Venezia, una delle città più belle al mondo, ma completamente paralizzata nei periodi di punta da orde di turisti che arrivano nella città lagunare attratte dalla particolarità di una città così particolare, anche Capri ha deciso di istituire dalla prossima estate un numero chiuso di turisti un modo così per contingentare e regolare l’afflusso dei visitatori. “Siamo arrivati al limite. Occorre bloccare gli sbarchi sull’isola e adottare nuove regole. Avanti così non si può andare: gli arrivi vanno almeno dimezzati». I numeri, infatti, parlano da soli: in un solo sabato di settembre, ben 31mila persone sono sbarcate sull’isola, un flusso insostenibile per un territorio così limitato”, ha annunciato il sindaco spiegando poi che la situazione è diventata esplosiva, al collasso. Oramai nei mesi estivi le strade si riempiono all’inverosimile, la funicolare è assediata con attese che superano anche l’ora e Marina Grande, il principale punto di approdo, diventa impraticabile. Il caos regna sovrano e adesso è diventata anche una questione di sicurezza. Sull’isola vivono circa 14mila residenti tra i comuni di Capri e Anacapri, ha una capacità ricettiva di circa 6.152 posti letto. Oltre ai turisti che soggiornano negli hotel o nelle seconde case, ogni giorno si aggiungono quasi 30mila visitatori giornalieri. Un numero che, inevitabilmente, mette a dura prova non solo i servizi turistici, ma anche quelli essenziali, come l’ospedale, la polizia municipale e le forze dell’ordine, non sufficienti a garantire la sicurezza soprattutto in caso di emergenze.
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