Centrosinistra nel caos: arrestato l’avvocato delle fritture di pesce

Il centrosinistra è ancora una volta nel caos. Il sindaco è stato arrestato nell’ambito di una indagine su presunte irregolarità. Cosa è successo

Le manette per il sindaco sono scattate in questo giovedì 3 ottobre. Come riportato dall’Ansa, il primo cittadino di Capaccio-Paestum, noto per essere stato in passato capo dello staff di Vincenzo De Luca, è finito agli arresti nell’ambito di una ‘inchiesta della Procura di Salerno. Nel mirino degli inquirenti sono finite presunte irregolarità per la concessione di due appalti proprio a Capaccio.

Arrestato il sindaco di Capaccio-Paestum
Arrestato il sindaco di Capaccio-Paestum (Ansa) – napoli.cityrumors.it

Un arresto che ha riportato sulle pagine di cronaca nazionale uno dei personaggi più noti e di lungo corso del Partito Democratico campano. Come scritto in precedenza, Franco Alfieri è stato al fianco del governatore di Vincenzo De Luca e protagonista di una battutaccia proprio di quest’ultimo nell’ormai lontano 2016.

Franco Alfieri e la battuta sulla frittura di pesce

Prima di intraprendere una carriera politica in solitaria, Vincenzo Alfieri è stato capo dello staff di Vincenzo De Luca. Un ruolo che ricopriva anche nell’ormai lontano 2016, quando il governatore campano era in primissima linea per il sì alla riforma costituzionale voluta da Matteo Renzi. In un incontro pubblico, però, l’esponente del Pd cadde in uno scivolone che portò Alfieri alla ribalta della cronaca nazionale.

Arrestato il sindaco di Capaccio-Paestum
Vincenzo Alfieri (Ansa) – napoli.cityrumors.it

L’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei cittadini. Li voglio vedere in blocco armati, con le bandiere andare alle urne e votare sì – le parole di De Luca – Franco vedi tu come devi fare. Offri una frittura di pesce, portali sulle barche, sugli yacht. Decidi tu, ma non venire qui con un voto in meno di quelli che mi hai promesso“.

L’indagine e l’archiviazione

Le parole di De Luca avevano fatto rumore tanto da aprire un’indagine per istigazione al voto di scambio. Poi archiviata. “L’anno scorso feci una battutaccia che ha riempito i giornali – commentò poi nel 2017 De Luca – non c’era entusiasmo quella sera nella campagna referendaria e vidi seduto il sindaco di Agropoli: tra amici ci sfottevamo gli dissi vecchio marpione clientelare portali al ristorante, offri una frittura. Scatta l’indagine. Questo è un Paese dove dobbiamo riaprire i manicomi“.

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