Cimitero delle Panda rubate scoperto nel napoletano: lì venivano rivenduti i pezzi

In una zona limitrofa a Napoli è stato portato alla luce un cimitero di auto rubate dove queste venivano smontate e rivenduti i pezzi

Sono circa una quindicina le auto ritrovate dentro un capannone a Boscoreale, nel napoletano. Tra queste sbucavano alcune, Lancia Y, delle 500, ma per la stragrande maggioranza si trattava di Panda. Si tratta del risultato di un’ispezione portata avanti dalla polizia di Pompei dentro un’officina che, più che le sue funzioni originarie, sembrava avere come scopo quello di conservare delle automobili ormai inutilizzate. Si tratta infatti di tutte auto rubate e smontate per trarre profitti dai loro componenti. I pezzi venivano smontati come in una catena di montaggio e in seguito rivenduti. Affari loschi che sono stati portati alla luce e che comprendevano più un gruppo di persone molto ampio.

Cimitero delle Panda rubate scoperto nel napoletano: lì venivano rivenduti i pezzi
Trovato un cimitero d’auto nel napoletano (Pixabay) – Cityrumors.it

Due di queste sono state trovate all’interno del capannone quando la polizia ha fatto irruzione dentro. Entrambe sono state arrestate con l’accusa di riciclaggio e ora saranno chiamate a far luce su questa vicenda. La ricerca delle forze dell’ordine, infatti, prosegue imperterrita a caccia degli altri componenti di un gruppo che si sa essere più vasto. La speranza è che i due indagati possano presto pronunciarsi e dare nuove indicazioni con l’obiettivo di ridurre la propria pena seguendo la strada della collaborazione con le  autorità.

Un’officina nell’occhio del ciclone

L’officina, attualmente sotto sequestro, è già stata in passato al centro di precedenti interventi delle forze dell’ordine. I motivi però erano differenti. Lì, infatti, risiedeva la sede della Valtetto, l’azienda che produceva abitazioni eco-sostenibili di proprietà di Gerardo Del Sorbo. Quest’ultimo un imprenditore di 44 anni che nel gennaio 2010 venne ucciso e decapitato. Il suo corpo venne fatto ritrovare proprio davanti alla struttura locata via Cimitero, aprendo un caso d’omicidio che ha terrorizzato per anni tutti residenti. Il tempo di metterselo alle spalle che, però, un anno dopo, nell’aprile 2011, l’officina è di nuovo al centro delle attenzioni.

Un'officina nell'occhio del ciclone
La polizia ha trovato due colpevoli durante l’ispezione (Pixabay) – Cityrumors.it

Le forze dell’ordine, infatti, scoprirono che quell’edificio era stato trasformato in una serra di marijuana. In quell’occasione vennero arrestate due persone. Quest’ultimo intervento è invece datato martedì, 2 ottobre. Gli investigatori che fanno capo alla Polizia Giudiziaria di Pompei, sono tornati al capannone, dopo aver ricevuto una segnalazione in merito alle possibili attività che si stavano svolgendo all’interno. Quando sono giunti sul posto, le persone all’interno si sono barricate, costringendo i poliziotti ad  arrampicarsi per entrare. Solo una volta entrati hanno scoperto le 15 carcasse di automobili e decine di pezzi già smontati, accuratamente selezionati, che sarebbero stati a breve immessi sul mercato nero. Ora le indagini proseguiranno per mettere su questa storia la parola fine.

 

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