I militari dell’Arma da mesi erano sulle tracce di un imprenditore che era al centro di alcune situazioni poco chiare e scoprono un tesoro
Cercare di trovare prove per incastrare un criminale e imbattersi in un tesoro che non ha prezzo e che non ha alcuna logica che si trovi in una situazione del genere. E’ successo ai Carabinieri di Napoli che, nell’indagare su scavi clandestini hanno trovato una cosa straordinaria.
In uno scavo clandestino, i carabinieri stavano indagando sul saccheggio e sulla distruzione di aree archeologiche nel sottosuolo del centro storico di Napoli e mentre stavano perlustrando si sono imbattuti in un sito particolare dove I carabinieri del nucleo specializzato dell’Arma insieme ad altri esperti della sovrintendenza hanno localizzato e individuato una chiesa medievale che ha oltre mille anni. Un tesoro inestimabile.
E’ un’area che è stata sottoposta a sequestro di ambienti sotterranei, considerato che un imprenditore napoletano, sfruttando l’utilizzo di questi locali del sottosuolo sotto il centro di Napoli non faceva altro che effettuare degli scavi per trarre profitto da realtà archeologiche sotterranee.
L’intervento dei militari dell’Arma con l’atto del sequestro ha così permesso di bloccare ogni attività di scavo abusivo in una chiesa medievale che è databile all’XI secolo e si trova a circa otto metri di profondità dal livello stradale, tra l’altro in questo momento sarebbe visibile perfino un’abside semicircolare affrescata. Una scoperta incredibile che ha destato meraviglia e che, allo stato attuale, ha fermato le indagini e fatto intervenire tanti esperti per capire come trattare la situazione.
Una rivelazione eccezionale
La Chiesa medievale ha un valore enorme e anche in discreto stato di conservazione, con l’abside decorata da Cristo in trono in parte conservato, con al di sotto decorazioni a velarium e una iscrizione dedicatoria in parte già decifrata. Un tesoro incredibile, proprio sotto Napoli.
All’imprenditore napoletano, oltre mettere sotto sequestro l’area, sono state anche sequestrate circa 10.000 frammenti ceramici di natura archeologica di epoca romana e medievale che, sembra, lui rivendesse in qualche modo e che, secondo gli esperti, probabilmente provenivano dal settore suburbano dell’antica città di Neapolis, quindi, cose e reperti che non hanno valore per quanto sono rari.
Secondo i Carabinieri, sono stati inoltre sequestrati 453 reperti archeologici integri di epoca romana e tra questi ci sono anfore, lucerne e pipe in terracotta, anche queste cose che hanno un valore inestimabile, tanto che sono state trovate e messe sotto sequestro monete di epoca romana e medievale.
Il materiale recuperato e l’intera area sotterranea in sequestro saranno oggetto di ulteriori indagini ed approfondimenti scientifici da eseguire di concerto con la competente Soprintendenza Archeologica della città di Napoli per consentire la messa in sicurezza dei locali, la loro tutela e conseguente valorizzazione.
