Campi Flegrei: la popolazione in attesa del messaggio sullo smartphone: è allarme

Una delle zone più in movimento dell’intera penisola italiana continua a essere monitorata attentamente dagli esperti 

Circa un anno fa veniva redatto dalla Commissione Nazionale per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi, Settore Rischio Vulcanico, un verbale di sintesi di sei pagine sul quadro della situazione nella Caldera dei Campi Flegrei alla luce delle scosse e dei movimenti degli ultimi mesi, ma anche in relazione a quanto emerso dal costante monitoraggio effettuato con gli strumenti. Il magma resta il principale pericolo per l’area a causa delle risultanze dagli strumenti che metterebbero in luce la sua continua risalita verso la superficie.

Ora la zona di Napoli fa paura – Napolicityrumors.it –

 

Il Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania ha deciso di promuovere una importante campagna di prevenzione, sensibilizzazione e di emergenza su un possibile rischio vulcanico in una zona che ha mostrato importanti e continui segnali di risveglio. Una vera e propria esercitazione che coinvolgerà oltre che l’intera popolazione, anche le Regioni, le Province Autonome gemellate con i Comuni coinvolti e le Ferrovie dello Stato Italiano.

Una zona in allarme continuo

Quella del maggio scorso ha fatto davvero paura. Una scossa forte di magnitudo di 4.4, la più intensa degli ultimi quarant’anni, la terra ha tremato così tanto da scuotere tutta  la provincia campana. Ora la situazione si è fatta davvero più seria nella zona dei Campi Flegrei e viene ancora più attentamente monitorata quotidianamente. La risalita del magma è lentissima, ma continua e non lascia presagire nulla di buono, ecco perchè la Protezione civile e la Regione Campania hanno deciso di correre ai ripari e cercare di sensibilizzare la popolazione su un’eventuale emergenza per un possibile rischio vulcanico. Si chiama “EXE Flegrei 2024”, la terza e ultima esercitazione della Protezione Civile prevista per quest’anno nell’area. Ma a differenza di quelle di aprile e maggio scorso, che hanno riguardato il rischio bradisismo, questa è relativa a un eventuale e molto più pericoloso rischio vulcanico, relativo quindi alla possibilità di un’eruzione proprio nell’area flegrea.

La zona del Golfo di Napoli a rischio vulcanico – Napolicityrumors.it –

 

Il test con il IT-Alert

Nella quattro giorni di esercitazioni, si simuleranno 4 scenari dello stadio dell’attività vulcanica, da debole a forte, con il conseguente dispiegamento delle forze in campo predisposte nelle varie fasi dell’allarme, pronte a intervenire per aiutare la popolazione. L’11 ottobre sarà quella più importante, perchè verrà simulata l’allerta rossa, nella realtà accadrebbe solo in caso di eruzione vicina. Alle 17 quindi su tutti cellulari dei cittadini della Campania arriverà un It alert, un messaggio di avvertimento di imminente pericolo. Questo dell’allarme che arriva direttamente sul telefonino è un sistema che il nostro paese sta testando già da molti mesi, un sistema più rapido e incisivo visto oramai l’enorme diffusione di questo device tra la popolazione di tutte le età.

Il messaggio IT-alert, una volta trasmesso, viene ricevuto da chiunque si trovi nella zona interessata dall’emergenza e abbia un telefono cellulare acceso e agganciato alle celle telefoniche. Ricevere un messaggio di allarme IT-alert relativo a uno di questi scenari indica, quindi, che ci si trova in una situazione di potenziale pericolo rispetto a un’emergenza imminente o già in corso e quali sono le prime azioni da compiere per minimizzare la propria esposizione al pericolo, come restare al chiuso o allontanarsi dai corsi d’acqua o evacuare la zona, ad esempio. Il 12 ottobre poi verrà testato un vero e proprio piano di evacuazione che prevede che alla dichiarazione di “allarme” tutta la popolazione dovrà abbandonare la zona rossa e potrà scegliere di farlo in modo autonomo o assistito, per riunirsi in un punto prestabilito.

 

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