Gli abitanti di Scampia sono alla ricerca di una casa dopo il crollo della Vela Celeste, ma le disponibilità sono a dir poco limitate
Il crollo della Vela Celeste di Scampia continua ad avere ripercussioni sulla vita dei residenti del noto quartiere napoletano. Lo sgombero delle altre due Vele, quella Rossa e quella Gialla, ha comportato una questione di instabilità di cui sta risentendo tutta la città di Napoli. Nessun amministratore ha voluto mettere mano. Come scrive il portale fanpage.it, questi si sono nascosti dietro temi come il libero mercato e le politiche internazionali, lasciando tutto così com’è, senza proporre soluzioni e complicando il destino di chi è rimasto senza abitazione. Trovare casa in affitto si sta facendo complicato e lasciando gli sfollati in strada, senza posto in cui andare.
Il problema del pregiudizio è ormai cosa nota. Nessuno vuole dare una possibilità a chi proviene da quel preciso quartiere, nessuno si fida di dar loro la possibilità di affittare un appartamento, al di là delle dimensioni e del prezzo. Quello economico, infatti, non sembrerebbe essere un problema. Tra gli sfollati c’è chi i soldi per permettersi un posto in cui andare li ha, eppure non sembrerebbe essere sufficiente. Si tratta di persone che hanno posti di lavoro, quindi uno stipendio, e quindi di risparmi messi da parte. In altri casi, invece, i fondi stanziati specificamente per un’autonoma sistemazione permetto di ovviare al tema economico.
Il problema si fa così grave e diventa argomento di discussione anche in sedi istituzionali. Nella giornata di ieri, in questo senso, il prefetto Michele Di Bari ha convocato una riunione per trattare nuovi approfondimenti e capire come potersi muovere. Ma non solo. La stessa Curia si sta muovendo per cercare sistemazioni che possano trovarsi nell’area di Scampia, ma anche in altri quartieri della città di Napoli o comuni limitrofi. Trovare una casa dove vivere resta però un incubo per gli sfollati delle Vele. Un problema da affrontare con estrema rapidità.
Gli alloggi precedentemente disponibili – prima del crollo della Vela Celeste – sono ormai stati ‘occupati’ dal mercato del ‘bed and breakfast’, non sempre seguendo le regole prestabilite. I controlli, infatti, non ci sono e quando avvengono sono superficiali o comunque troppo pochi per minare il mancato rispetto della legge. Queste attività vanno, quindi, avanti per la loro strada nel totale spregio delle regole, disegnando così una rete di affari lucrativi. L’aumento dei prezzi nel capoluogo campano è un altro problema che emerge da questa situazione intricata, rendendo inaccessibili aree di Napoli che potrebbero, invece, rappresentare una soluzione per gli abitanti di Scampia, oggi senza casa e che stanno vivendo un dramma senza precedenti.
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