Una donna è sfuggita dal marito che tentava di strangolarla, lo aveva già denunciato un anno fa prima di ritirare la denuncia
Ennesimo caso di violenza familiare, in una società che sta trasformando questi eventi in normalità quotidiana, a conferma di quanto la strada presa non sia quella corretta, a conferma che quanto fatto dalle istituzioni non è ancora sufficiente. La cronaca si riempie di notizie che raccontano di donne, ragazze, mogli o fidanzate vittime di aggressioni da parte dei propri compagni, mariti e non solo. La storia è sempre quella. Cambiano le località, i protagonisti, talvolta le modalità, ma non la sostanza e sicuramente non le conseguenze. I più sensibili rimangono colpiti, altri neanche ci fanno più caso. Questi episodi sono diventati, drammaticamente parlando, una normalità che non è accettabile.
Un crimine quasi comune. La situazione si fa così ancora più tragica, pensare a tutto ciò come un qualcosa di assimilato o anche solo di assimilabile è surreale. Motivo per cui tutto deve far notizia, stupire, lasciare di stucco, anche l’ennesimo caso di una donna vittima dell’ingiustificabile e animalesca furia di un uomo. In tal senso, l’ultimo caso – solo per una questione cronologica – è risalente a qualche giorno fa, a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Nel capoluogo campano una donna ha dovuto subire la violenza di suo marito.
Partiamo dalla fine, con le uniche due notizie positive di questo caso: un uomo di 61 anni è stato arrestato dai carabinieri a Torre del Greco con l’accusa di aver tentato di strangolare la moglie. Quest’ultima è riuscita a sfuggire alla sua aggressione, scappando in balcone e urlando fino ad attirare l’attenzione di qualche passante. Uno di questi ha digitato il numero 112 sul cellulare, ha raccontato quanto stesse accadendo e le forze dell’ordine sono accorse sul posto dove hanno catturato e portato in centrale il sessantunenne. Questo, colto il flagrante mentre tentava di togliere la vita alla donna, sarà chiamato nei prossimi giorni a presentarsi in tribunale.
Un caso in cui l’assenza delle istituzioni si fa evidente. Già nel 2023, infatti, la donna aveva denunciato il marito, per poi tornare sui suoi passi. Da allora le minacce e le botte sono diventate ancora più frequenti. Quando è stata soccorsa dai carabinieri la vittima ha raccontato tutto quello che è accaduto, mettendo sotto i loro occhi i segni della violenza appena subita che aveva lungo il corpo. A quel punto il marito è stato arrestato e condotto in carcere, mentre la donna è stata sottoposta alle cure da un equipaggio del 118.
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