Le immagini delle telecamere di videosorveglianza dell’ospedale Cotugno di Napoli hanno portato alla luce un episodio davvero scioccante nei confronti di un’assistente sanitaria
Non bastavano le continue aggressioni fisiche che a cadenza quasi quotidiana siamo costretti a registrare nei confronti di medici e paramedici di ospedali e Pronto Soccorsi, calci, schiaffi e pugni che costringono il personale a lavorare nella paura, ora siamo arrivati anche alle aggressioni sessuali direttamente sul posto di lavoro, sempre da parte dei parenti di pazienti ricoverati all’interno delle strutture ospedaliere.
Sono state le videocamere di sorveglianza, presenti all’interno di ogni ambiente dell’ospedale, a filmare la proposta indecente che un uomo ha fatto a un’ infermiera proprio mentre era entrata nella camera per portare la necessaria assistenza medica alla moglie ricoverata dopo un intervento chirurgico.
Oramai purtroppo è diventato un fenomeno sempre più preoccupante quello dell’aggressione a medici e paramedici sul posto di lavoro. Episodi di violenza gratuita da parte, il più delle volte, dei parenti delle stesse persone ricoverate che se la prendono con il personale in servizio per i motivi più disparati. Un fenomeno in costante crescita tanto da indurre il governo a introdurre un decreto che inasprisce pene e sanzioni per chi si macchia di aggressioni fisiche, e anche soltanto verbali, nei confronti del personale medico in servizio. Ma a volte la realtà della cronaca supera anche la fantasia più grande e quello che è successo in un ospedale di Napoli è davvero qualcosa di incredibile oltre che scioccante. Un’infermiera, entrata nella stanza dove era ricoverata una donna per effettuare un intervento tecnico, è stata aggredita sessualmente dallo stesso marito della donna.
Le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza presenti all’interno della stanza non lasciano dubbi. Un’infermiera, in regolare servizio presso l’ospedale Cotugno di Napoli, sarebbe stata seguita in bagno dal marito di una paziente ricoverata presso il nosocomio partenopeo. La donna era impegnata in operazioni di “cambio del sondino” e l’uomo l’avrebbe seguita rivolgendole frasi piuttosto esplicite dopo averla accerchiata, impedendole di uscire dal bagno. “Ti ho seguito in bagno perché pensavo fossi interessata ai miei 25 cm”, è l’esplicita frase che l’uomo avrebbe rivolto alla donna. Una frase che è arrivata all’apice di continue attenzioni che l’uomo avrebbe avuto nei confronti della giovane infermiera vista la sua continua frequentazione del nosocomio per via del ricovero della moglie. Continue domande sulla vita privata e soprattutto sulla sfera personale della donna che si è sentita aggredita e minacciata da questa ossessiva ricerca di notizie su di lei. L’aggressione nel bagno è stata filmata e ora è agli atti della denuncia che l’assistente sanitaria ha presentato alle forze dell’ordine.
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