Uno sciopero improvviso ha mandato in tilt il traffico nell’intero comprensorio del napoletano, arrecando forti disagi agli automobilisti
Nella giornata di oggi, un corteo di tir organizzato dalla sigla Trasportounito, che rappresenta diverse imprese di autotrasporto, ha sconvolto il traffico del capoluogo campano. La protesta è iniziata questa mattina dalla zona industriale della città e ha paralizzato il traffico in tutta la zona orientale, ma le inevitabili ripercussioni si sono avute in tutte le vie principali di Napoli. I manifestanti chiedono da sempre maggiore attenzione al Governo e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’affrontare i gravi problemi che riguardano il settore dell’autotrasporto italiano.
Uno dei settori più in difficoltà nel panorama italiano a causa degli sproporzionati aumenti dei costi degli ultimi anni, che hanno provocato un’emorragia di aziende di autotrasportatori in Italia. In un decennio infatti, 21.248 aziende di autotrasporto hanno chiuso. Tra il 2013 e il 2023, il numero complessivo di imprese è sceso del 20,8%, passando da 101.935 a 80.687, secondo i dati di un recente censimento.
Un settore in grossa crisi
In Italia il trasporto su gomma ha sempre avuto numeri superiori a qualsiasi altra nazione in Europa. Ma negli ultimi tempi tra i costi operativi in aumento, dovuti al caro carburanti e ai rincari di pedaggi autostradali, la mancanza di politiche strutturali, capaci di supportare le imprese del settore, molte delle quali sono piccole e medie aziende schiacciate dalla concorrenza internazionale, la cronica inadeguatezza infrastrutturale, con strade e reti logistiche spesso non all’altezza delle esigenze degli operatori e l’inefficienza burocratica che ostacola la gestione quotidiana delle attività, hanno portato all’esasperazione l’intera categoria. Oggi a Napoli si è così svolta una significativa manifestazione dove decine di Tir, in fila indiana e a passo d’uomo, hanno volutamente creato molti disagi al traffico cittadino, per attirare l’attenzione su questi atavici problemi.
Tir-lumaca
La protesta è iniziata questa mattina dalla zona industriale di Gianturco, nel quadrante orientale della città da dove una colonna, composta da quaranta mezzi, ha attraversato tutto il centro del capoluogo partenopeo, creando notevoli disagi e paralizzando inevitabilmente il traffico anche in altre zone della città. I manifestanti contestano l’inerzia e quindi la mancata soluzione dei gravi problemi che affliggono l’autotrasporto italiano. I conducenti, procedendo a ritmo lento, hanno suonato i clacson ripetutamente, esponendo sulla parte anteriore dei tir manifesti polemici contro il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini.
Trasportounito, la sigla sindacale che ha organizzato la manifestazione odierna, ha chiesto l’apertura di un ufficio al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dedicato interamente alla gestione degli autotrasportatori a livello internazionale, di agevolare le procedure per l’assunzione di autisti stranieri e una riforma dell’iter per il rilascio della patente CQC, con la possibilità per gli aspiranti autisti di fare un esame in lingua madre, al posto del corso obbligatorio. Soltanto nella tarda mattinata la situazione del traffico interessato dalla manifestazione è tornato alla normalità.