Rapine, estorsioni e truffe ai danni di anziani soli e indifesi che a volte venivano anche maltrattati pur di farli cadere nel raggiro. Ecco l’agghiacciante quadro emerso dalle indagini
Era il rituale classico della truffa a un anziano, soltanto che la banda aveva scelto di agire su tutto il territorio nazionale con dei corrieri che partivano da Napoli e viaggiavano con auto prese a noleggio verso le vittime scelte a caso sulle pagine bianche o direttamente sulla rete. Le motivazioni erano sempre più o meno le stesse, un postino, un assicuratore, un avvocato, un carabiniere, che diceva di telefonare per conto di un familiare per ritirare un pacco ordinato ma da pagare, perchè aveva provocato un incidente con feriti e così via.
Il fenomeno delle truffe a danni di anziani e persone fragili è sempre più in crescita e le modalità attraverso cui queste persone vengono colpite sono decisamente cambiate, ma sono sempre più fantasiose. Dal 2021 al 2023, secondo l’ultima indagine, il numero di vittime over 65 è aumentato del 13,3% nel 2021 e del 6,1% nel 2023. Spesso soli in casa o comunque non attrezzati per poter riconoscere circostanze pericolose, è facile che gli anziani cadano vittime di situazioni organizzate da truffatori abili.
Dopo indagini durate mesi è stata finalmente smantellata un’organizzazione criminale dedita a truffe organizzate in maniera sistematica nei confronti degli anziani in tutto il territorio nazionale. La banda aveva base a Caivano, nell’estrema periferia a nord di Napoli, e arrivava persino a dileggiare le sue vittime dopo averle terrorizzate e messe sotto pressione, tanto da costringerle a sborsare migliaia di euro con i più assurdi strattagemmi, perchè una volta arrivati i pagamenti si divertivano anche a richiamarli sbeffeggiandoli dopo avergli comunicato che erano stati appena truffati.
Al termine delle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord e condotte dai Carabinieri della Compagnia di Caivano, è stato scoperto che i 15 arrestati avrebbero commesso molteplici truffe durante il 2024 in danno di anziani in tutta Italia e nell’area a Nord di Napoli. Le investigazioni, svolte grazie alle moderne tecnologie di intercettazioni audio e di registrazione video, hanno permesso di risalire a una struttura organizzata quasi militarmente, ramificata anche nel Nord Italia, con ampia disponibilità di mezzi, denaro contante e con il centro di comando nel Nord di Napoli.
La banda era molto organizzata soprattutto nell’organizzazione e nella suddivisione dei compiti. C’erano i cosiddetti centralinisti che si incaricavano di telefonare a persone anziane, sole e vulnerabili, grazie a numeri reperiti in rete o sulle pagine bianche. Adescarle con le scuse più varie, spacciandosi per un dipendente delle poste, un avvocato, un assicuratore, dove c’era sempre un parente, un familiare, magari un nipote bisognoso di aiuto, un pacco spedito ma ancora da pagare e così via. La paura per convincere l’anziano a cedere al ricatto, la rapidità d’esecuzione per non permettergli di capire cosa stesse succedendo. Queste le due armi segrete utilizzate dalla banda. Poi era la volta degli uomini da trasferta di occuparsi del seguito del raggiro.
Erano loro che partivano da Napoli con delle macchine prese a noleggio e si recavano personalmente dall’anziano in ogni parte d’Italia: Milano, Pesaro, San Giovanni Lupatoto (Verona), San Severino Marche, Novara, Avellino, Napoli, Salerno, oltre che a Sparanise, Giugliano in Campania, Lusciano, Casoria, Caivano e Marano di Napoli. Ovunque, l’importante era concludere la truffa e il più delle volte si facevano accompagnare anche da minorenni che servivano a rendere ancora più credibili le loro storie. L’affare era così remunerativo che gli stessi inquirenti hanno quantificato in circa 1 milione di euro al mese l’incredibile giro di denaro delle truffe messe in atto dalla banda. Bottino che era diviso in parte tra tutti i componenti della gang e in parte reinvestito in mezzi e risorse necessari per mantenere alti i guadagni e portare a termine altri raggiri.
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