Il Comune ha preso la decisione di aumentare una tassa dovuta, ma i gestori degli affitti brevi non ci stanno
Aumenta la tassa di soggiorno per gli affitti brevi, i gestori protestano ma la gente non è così tanto delusa anzi, soprattutto in prossimità delle festività natalizie. Una decisione che non è stata presa molto bene da chi è nel settore e non vive nel migliore dei modi questa situazione.
E chi sta nel settore dell’extralberghiero, ovvero negli affitti brevi, si lamenta, protesta a prova a far sentire la propria voce che è totalmente in dissenso totale con la decisione presa e la protesta è vibrante nei confronti del Comune che ha deciso di attuare questa novità proprio nel mese delle feste.
Ed è proprio per questo che la decisione non va giù a chi lavora in questo settore. “L’amministrazione comunale è libera di decidere gli aumenti che le pare, tenuto conto della prerogativa concessa dal governo in vista del Giubileo. Ma l’incremento dell’imposta di soggiorno appare solo un pretesto per garantire risorse necessarie per colmare voci di bilancio e giustificare spese che riteniamo non congrue rispetto alle necessità del nostro settore”.
Una presa di posizione chiara e piuttosto decisa da parte di Ingenito, il presidente nazionale Abbac, una delle associazioni che salvaguarda i B&B fino anche alle case vacanza. I gestori e i proprietari chiedono che ci sia una riunione col Comune anche perché, a detta loro, è un macigno questa tassa di soggiorno, un’ulteriore tassa che non va proprio giù.
E’ una tassa che viene vista come ingiusta, anche perché improvvisa e non programmata, non annunciata come si dovrebbe fare almeno qualche tempo prima e non inserirla come è stato fatto. Il sindaco Manfredi ha deciso di voler aderire alla legge 213 del 30 dicembre 2023 che, in virtù del Giubileo, dà l’opportunità ai comuni capoluogo di provincia di incrementare l’ammontare dell’imposta a carico di chi alloggia nelle strutture ricettive.
E si sta parlando di un aumento che da 1 euro a 1,50 euro, ma per gli operatori del settore è tanto quanto basta per alimentare le proteste e farsi sentire nel più breve tempo possibile. Potrebbero esserci delle proteste vibranti anche delle manifestazioni da qui a breve.
“Non avalleremo l’aumento che la giunta si appresta a varare e contestiamo nel merito le scelte che ci auguriamo di vedere in un rendiconto effettivo che non è ancora stato pubblicato. Ecco perché riteniamo opportuna la proposta del ministero del Turismo di riformare l’imposta di soggiorno trasformandola in tassa di scopo“, le parole di Ingenito dell’Abbac che spera ci sia un ripensamento o ravvedimento sulla decisione che è stata presa.
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