E’ stata approvata dalla Giunta comunale del capoluogo campano la delibera che raddoppia la tassa obbligatoria per chi desidera pernottare nella città del golfo
I rincari, che già stanno interessando la Capitale in vista del Giubileo di Roma 2025, colpiscono anche Napoli. Il comune partenopeo ha infatti deciso di apportare un balzello nella tassa di soggiorno proprio in concomitanza dell’evento giubilare. Gli adeguamenti previsti interesseranno tutte le strutture ricettive, dalle extra alberghiere agli hotel di lusso, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’accoglienza e ridurre il peso economico sui cittadini.
E’ sempre più frequente recarsi in vacanza in Italia e vedersi costretti a pagare la tassa di soggiorno all’albergatore o all’imprenditore turistico. Quest’imposta, che viene versata interamente al comune di riferimento, serve per migliorare i servizi offerti ai turisti. Un obolo che nel nostro paese è stato introdotto soltanto da alcuni anni, soprattutto nelle grandi città più visitate dal turismo di massa.
Con l’arrivo delle festività natalizie torna la voglia di viaggiare alla scoperta delle tante meraviglie artistiche, architettoniche e paesaggistiche del nostro Paese. Città d’arte, mercatini di Natale, ma anche qualche giorno da trascorrere sulla neve, restano le mete più gettonate per trascorrere il Natale lontano da casa. Ma, a parte l’aumento dei prezzi generalizzato, tra le diverse voci di spesa da mettere in conto prima di partire non bisogna dimenticare la tassa di soggiorno, ovvero l’imposta che i comuni chiedono a coloro che soggiornano nelle strutture ricettive locali.
La prima città italiana a introdurre questo balzello è stata Venezia, soprattutto per cercare di limitare l’invasione di massa del turismo mordi e fuggi, ma tutte le grandi città, Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, una dopo l’altra, si sono adeguate e hanno introdotto questa nuova tassa. L’ultima in ordine di tempo è stata Napoli che però è andata anche oltre, visto che oggi la Giunta comunale della capoluogo campano, ha deciso, in vista del Giubileo di Roma che si aprirà la notte di Natale, di raddoppiare la propria tassa di soggiorno.
La Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, ha approvato infatti una rimodulazione delle tariffe dell’imposta considerando che, in occasione del Giubileo del 2025, Napoli risulta essere un polo di attrazione per i pellegrini dell’Anno Santo. La revisione, che entrerà in vigore a partire dal 1 marzo del 2025, è stata decisa in considerazione della necessità di migliorare quantità e qualità dei servizi pubblici, anche a seguito dell’incremento delle presenze di turisti. In pratica la tariffa per le strutture alberghiere sarà aumentata di 1 euro, quella per le strutture extralberghiere di 1,50 euro e quella per le locazioni brevi di 2 euro.
La revisione porterà le tariffe per il pernottamento in albergo a 5 stelle e 5 stelle lusso a 6 euro e quelle per gli alberghi a 4 stelle a 5,50 euro. Una vera e propria stangata che ricadrà tutta sulle tasche dei turisti che decideranno di visitare la città del Sole dal mese di marzo prossimo e per tutto il 2025. “Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, ma abbiamo bisogno di investire nella qualità e quantità dei servizi per mantenere Napoli attrattiva”, ha affermato il sindaco Manfredi. La decisione ha suscitato più di una polemica, soprattutto da parte degli albergatori.
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