Novità dalla manovra finanziaria 2025: dalle tasse alle pensioni passando dai lavori di ristrutturazione, qualche buona notizia per gli italiani
La manovra finanziaria 2025 appena approvata punta a dare una spinta concreta a famiglie e lavoratori, con misure che mirano a ridurre il peso fiscale, sostenere chi ha redditi bassi e migliorare la qualità della vita domestica. Tra le novità principali spiccano i cambiamenti nei bonus casa, l’aumento delle pensioni minime e l’introduzione del bonus bebè. Ma andiamo con ordine per capire cosa cambia davvero per i cittadini.
Uno dei settori più toccati dalla manovra è quello legato alla casa. Se in passato i bonus edilizi avevano fatto parlare di sé per la loro generosità, quest’anno i criteri diventano più stringenti, con detrazioni ridotte ma ancora significative.
- Ecobonus: La detrazione per gli interventi di efficienza energetica scende al 50% per la prima casa e al 36% per le altre abitazioni. Queste aliquote si ridurranno ulteriormente nel 2026 e 2027, rispettivamente al 36% e al 30%.
- Bonus elettrodomestici: Un incentivo pensato per chi acquista elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe B o superiore). La detrazione copre il 30% della spesa, con un massimo di 100 euro (200 euro per chi ha un ISEE sotto i 25.000 euro). È necessario dimostrare lo smaltimento corretto dei vecchi apparecchi.
- Stop alle agevolazioni per caldaie a combustibili fossili: Dal 2025, l’acquisto di caldaie alimentate a gasolio o metano non sarà più incentivato, in linea con la direttiva europea sulle Case Green.
Questi cambiamenti riflettono l’obiettivo di incentivare la sostenibilità e l’efficienza energetica, sebbene i benefici per i cittadini siano meno generosi rispetto agli anni precedenti.
Le pensioni minime beneficeranno di un leggero aumento. A partire dal 2025, l’importo mensile salirà da 614,7 euro a 617,9 euro. Si tratta di un incremento modesto – appena 3 euro – ma che cerca di rispondere alle crescenti esigenze dei pensionati con redditi più bassi.
Questa misura, per quanto simbolica, rappresenta un segnale dell’attenzione del governo verso le fasce più deboli della popolazione, anche se resta evidente la necessità di interventi più incisivi nel lungo termine per combattere il disagio economico degli anziani.
Bonus bebè: un aiuto alle nuove famiglie
Tra le novità più attese c’è il ritorno del bonus bebè, pensato per supportare le famiglie con nuovi nati o figli adottati. Per ogni bambino nato o adottato a partire dal 1° gennaio 2025, è previsto un contributo di 1.000 euro una tantum.
- Requisiti: Il bonus è riservato ai nuclei familiari con un ISEE non superiore a 40.000 euro annui.
- Modalità di erogazione: L’importo sarà accreditato il mese successivo alla nascita o all’adozione, semplificando così le procedure di accesso.
Inoltre, il congedo parentale è stato rafforzato: la retribuzione aumenta dal 60% all’80% per un periodo di tre mesi, rispetto ai due previsti in precedenza. Questo intervento mira a migliorare la qualità della vita delle famiglie e a incentivare la natalità, una sfida cruciale per il Paese.
Un’altra misura centrale riguarda la riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori dipendenti con redditi sotto i 40.000 euro. Questa riduzione comporterà un alleggerimento delle trattenute in busta paga, aumentando il potere d’acquisto di milioni di famiglie italiane.
Seppur significativa, questa misura non è priva di limiti. Non sono stati trovati i fondi necessari per abbassare dal 35% al 33% l’aliquota fiscale per la fascia media di reddito, un provvedimento che avrebbe ampliato ulteriormente i benefici. Per ora, l’ipotesi resta sul tavolo per i primi mesi del 2025.