Napoli, sciopero dei trasporti pubblici venerdì 10 gennaio: gli orari dello stop

A Napoli venerdì 10 gennaio sciopero dei trasporti: quali linee saranno interessante

Il 2025 inizia con il piede sbagliato per il trasporto pubblico in Campania, dove già a metà gennaio è previsto il primo sciopero del nuovo anno. Questo tipo di iniziative, seppur comuni nel mondo dei trasporti pubblici, inevitabilmente causano disagi a cittadini e pendolari. 

Trasporti pubblici a Napoli: l’EAV

L’Ente Autonomo Volturno (EAV) è una realtà fondamentale per la mobilità nella regione Campania. È un’azienda pubblica che gestisce diverse linee di trasporto, tra cui treni regionali, metropolitana e autobus, e copre una vasta area che va dalla zona metropolitana di Napoli fino alle province limitrofe.

Il suo ruolo è cruciale per il quotidiano spostamento di migliaia di persone, in particolare in una regione dove il traffico e i trasporti privati sono spesso difficili da gestire. L’EAV offre un servizio che include il trasporto di passeggeri su tratte ferroviarie che collegano Napoli con la Costiera Sorrentina, la Penisola Sorrentina e altre località limitrofe.

È anche responsabile della linea della Circumvesuviana, che collega Napoli con Ercolano, Torre del Greco e le zone limitrofe. Non si tratta solo di treni: la compagnia gestisce anche linee di autobus che servono le aree suburbane e più difficilmente raggiungibili.

Con una rete tanto vasta e una clientela giornaliera composta da pendolari, turisti e famiglie, il malfunzionamento di questi servizi non è solo un piccolo disguido, ma può creare disagi enormi. I motivi alla base di uno sciopero, quindi, possono essere legati a mancanza di investimenti, problemi sindacali o condizioni di lavoro del personale, ma in questo caso la protesta riguarda specificamente il settore del trasporto pubblico locale, segnato da criticità strutturali.

Lo sciopero del 10 gennaio: orari dello stop

L’agitazione proclamata per il 10 gennaio 2025 avrà una durata di quattro ore, con orario stabilito tra le 19:32 e le 23:32. I pendolari e gli utenti dei servizi dell’EAV devono essere preparati a disagi e a possibili interruzioni nei servizi ferroviari e autobus.

L’EAV ha già comunicato che durante l’ultima protesta del 23 ottobre 2024, la percentuale di adesione allo sciopero era stata relativamente bassa, circa il 15,5%. Questo dato suggerisce che, nonostante la manifestazione, una parte significativa dei dipendenti potrebbe decidere di lavorare comunque, cercando di limitare i disagi.

Anche se la protesta potrebbe riguardare solo un orario limitato, il suo impatto potrebbe estendersi ben oltre, specialmente per coloro che dipendono dai trasporti per raggiungere il posto di lavoro o per motivi di studio. EAV, infatti, ha già fatto sapere che le ultime partenze garantite prima dell’inizio dello sciopero sono visibili sul suo sito ufficiale. In molti casi, però, queste informazioni potrebbero non arrivare in tempo a chi si trova a dover prendere il treno o l’autobus in un lasso di tempo più stretto, creando confusione e frustrazione.

Perché scioperano i lavoratori dell’EAV?

Le motivazioni dietro allo sciopero del 10 gennaio si legano a “problematiche relative al trasporto pubblico locale”. Sebbene non siano stati forniti dettagli specifici sui motivi esatti, si può facilmente intuire che le lamentele riguardano principalmente la qualità del servizio, le condizioni di lavoro degli operatori e forse anche ritardi accumulati nella realizzazione di piani di miglioramento.

Il trasporto pubblico, in generale, è un settore ad alta tensione, dove le problematiche quotidiane — da guasti tecnici a carenze di personale — si sommano alle difficoltà strutturali di un sistema già sotto pressione.

Il sindacato Confail ha deciso di incitare l’astensione dal lavoro in un periodo non facile, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sullo stato del trasporto pubblico in Campania. Non è un caso che la protesta arrivi all’inizio dell’anno, un periodo in cui gli utenti si ritrovano a fare i conti con ritardi, cancellazioni e altre problematiche legate alla gestione del servizio.

Per chi si trova a viaggiare su queste linee il 10 gennaio, sarà fondamentale tenersi informati sui servizi garantiti. Le ultime partenze prima dell’inizio dello sciopero sono cruciali per evitare disagi, ma sarà altrettanto importante monitorare l’evolversi della situazione, poiché non è raro che gli scioperi possano durare anche più a lungo di quanto inizialmente previsto.

Concludendo, lo sciopero del 10 gennaio potrebbe essere solo l’inizio di un anno di sfide per i trasporti pubblici in Campania. I cittadini sono chiamati a prendere atto delle difficoltà, ma anche a sostenere una causa che mira a migliorare un servizio fondamentale per la vita quotidiana.