Cos’è l’Anisakis, come si cura e le conseguenze per l’uomo

Cos’è l’Anisakis e come si cura: ecco cosa ha colpito un uomo a Napoli

Analisi parassiti al microscopio
Cos’è l’Anisakis, come si cura e le conseguenze per l’uomo (Ansa Foto) – Napoli.cityrumors

Recentemente, un episodio ha attirato l’attenzione dei napoletani riguardo a un possibile caso di intossicazione alimentare da Anisakis, un parassita che può trovarsi nel pesce crudo. Un uomo che aveva mangiato salmone crudo in un noto ristorante di Soccavo, il Golden Fish, ha iniziato a sentirsi male subito dopo il pasto. I sintomi erano quelli di una malattia gastrointestinale acuta: nausea, vomito e forti dolori addominali.

Il ristorante è stato prontamente ispezionato dai Nas e dall’ASL, che hanno iniziato a indagare sullo stato del cibo servito. La ASL Napoli 1 ha avvertito i clienti che avevano mangiato nel locale nei giorni precedenti di monitorare eventuali sintomi e di rivolgersi immediatamente a un medico in caso di necessità.

La notizia ha sollevato il velo su una questione spesso trascurata ma molto seria: quella del rischio legato all’Anisakis, un parassita che può trovarsi nel pesce crudo e che può avere conseguenze spiacevoli per la salute umana. Ma cos’è esattamente l’Anisakis? E come possiamo proteggerci?

Cos’è l’Anisakis e i rischi per la salute

Anisakis è il nome di un parassita appartenente alla famiglia dei nematodi, che si trova principalmente nei mammiferi marini come balene, foche e delfini. Il parassita vive nel loro stomaco, ma può trasferirsi anche nel pesce che questi animali predano. Una volta che il pesce viene catturato e consumato dall’uomo, soprattutto crudo o poco cotto, l’Anisakis può essere ingerito insieme al cibo.

Sala ospedale letti vuoti
Cos’è l’Anisakis e i rischi per la salute – Napoli.cityrumors

Le specie di pesce più a rischio per la contaminazione sono: salmone, tonno, acciuga, sardina, merluzzo e pesce spada. Quando il parassita è presente nel pesce, si trova principalmente nelle carni del pesce, in particolare nella zona inferiore, e appare come un piccolo verme biancastro. Se il pesce non è stato trattato correttamente, come nel caso di pesce crudo servito in alcuni ristoranti, l’uomo può ingerirlo senza accorgersene.

Una volta ingerito, l’Anisakis può comportarsi in modi diversi a seconda della sua evoluzione. Se il parassita riesce a penetrare la mucosa gastrica, l’individuo colpito può sperimentare forti dolori addominali, nausea, vomito, a volte accompagnati da diarrea.

In alcuni casi, i sintomi si manifestano subito, mentre in altri possono comparire con un certo ritardo. Se il parassita riesce a spostarsi nell’intestino, la reazione immunitaria del corpo può provocare una condizione simile a una malattia infiammatoria intestinale, come la malattia di Crohn, con dolore addominale intermittente, febbre, e diarrea. In rari casi, l’infezione può portare a complicazioni gravi come la perforazione intestinale.

Come si cura l’Anisakis?

In molti casi, l’infezione da Anisakis può risolversi da sola. Il trattamento più comune consiste nell’affrontare i sintomi attraverso rimedi sintomatici, come farmaci per alleviare nausea e dolori addominali. Tuttavia, se il parassita causa complicazioni più serie, come ostruzioni intestinali, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

La prevenzione è fondamentale, soprattutto per chi ama il pesce crudo. Anisakis può essere eliminato con cottura adeguata (almeno a 60 gradi Celsius per alcuni minuti) o tramite surgelamento del pesce a temperature inferiori a -20 gradi Celsius per almeno 24 ore. Purtroppo, marinatura, salatura e affumicatura non sono sufficienti per eliminare il rischio di contaminazione. Questi metodi non uccidono il parassita, che rimane attivo e può comunque causare danni se ingerito.

Come evitare il rischio

Ogni anno, diverse persone in Italia e nel mondo sono colpite dall’infezione da Anisakis, ma è importante ricordare che il rischio può essere facilmente evitato con alcuni accorgimenti. Se amate il pesce crudo, la sostenibilità e la sicurezza alimentare sono essenziali.

Assicuratevi sempre che il pesce che consumate sia stato trattato correttamente, magari chiedendo informazioni al ristorante o al fornitore. E se avete dubbi sul pesce che avete mangiato, non esitate a consultare un medico. La salute è la priorità, e un piccolo accorgimento può fare una grande differenza.

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