Una nuova scossa di terremoto ha scosso la città di Napoli nel pomeriggio di ieri, 21 gennaio 2025, generando paura e preoccupazione tra i cittadini.
Il sisma, di magnitudo 3.9, ha avuto epicentro nella zona dei Campi Flegrei, una delle aree vulcaniche più attive e monitorate della Campania. Sebbene l’intensità della scossa non abbia causato danni gravi, l’evento ha riacceso il timore per la sicurezza e la stabilità di una città che, storicamente, ha vissuto diversi episodi sismici.
La scossa è stata avvertita alle 16:17, con tremori che hanno durato pochi secondi ma che hanno sufficiente per far salire l’ansia tra i napoletani. Numerose chiamate sono arrivate al 118 e ai vigili del fuoco, ma fortunatamente non sono stati segnalati feriti né danni significativi. Alcuni cittadini hanno riferito di aver sentito oggetti muoversi e rumori provenienti da strutture, ma i sopralluoghi effettuati dalle autorità non hanno evidenziato situazioni di grave pericolo. Nonostante ciò, l’evento ha suscitato molta preoccupazione, soprattutto considerando la posizione dell’epicentro.
L’area dei Campi Flegrei, una vasta caldera vulcanica che si estende tra Napoli e Pozzuoli, è da tempo al centro dell’attenzione per il rischio di attività sismica e vulcanica. I Campi Flegrei sono monitorati costantemente dal 2000 per via dei fenomeni di bradisismo, ovvero il sollevamento e l’abbassamento del suolo, che possono provocare piccole scosse e attività sismica, sebbene non sempre queste siano accompagnate da eruzioni. Tuttavia, l’alta densità abitativa e la vicinanza alla città fanno di Napoli una delle metropoli più vulnerabili a eventuali eventi di maggiore intensità.
Un’area sotto osservazione
Negli ultimi anni, la scienza ha registrato una crescente attività sismica nell’area dei Campi Flegrei, con frequenti piccole scosse che sembrano essere correlate ai fenomeni di bradisismo. L’ultimo grande episodio di paura si era verificato nel 1980, quando un terremoto di magnitudo 6.9 colpì la regione, causando centinaia di vittime. Da allora, Napoli ha investito in sistemi di monitoraggio avanzati e in una maggiore preparazione della popolazione, ma ogni nuova scossa riporta a galla il timore che un evento più grave possa ripetersi.
L’evento di ieri non ha comunque destato allarmismo tra gli esperti, che hanno rassicurato la popolazione con dichiarazioni che confermano come l’attività sismica nella zona sia monitorata costantemente, e che eventi di questa portata sono normali in un’area ad alta attività geotermica come quella dei Campi Flegrei. Tuttavia, la paura rimane palpabile, e la gente ha risposto con grande preoccupazione, recandosi in strada o cercando informazioni in tempo reale sui social media.
Cosa fare in caso di scossa
Nonostante l’entità del terremoto non abbia causato danni, le autorità locali hanno invitato la cittadinanza a rimanere vigili e a seguire le linee guida di sicurezza in caso di scosse più forti. È stato consigliato di non entrare in edifici che presentano segni di danneggiamento visibile, e di fare attenzione a eventuali crepe nei muri o nei pavimenti. Inoltre, il Comune ha rafforzato i dispositivi di comunicazione, invitando tutti a mantenere la calma e a seguire le indicazioni fornite dai canali ufficiali.
In serata, la situazione è tornata alla normalità, ma la nuova scossa ha riaffermato l’importanza di un continuo monitoraggio e preparazione in una delle zone sismicamente più sensibili d’Italia. Le autorità continueranno a seguire con attenzione i dati provenienti dai sensori sismici e geotermici, per cercare di prevenire e, se possibile, mitigare gli effetti di un eventuale futuro evento di maggiore intensità.
Nel frattempo, l’episodio ha ribadito come la prudenza sia fondamentale in un territorio tanto ricco di storia quanto esposto a rischi naturali. Nonostante il timore iniziale, Napoli si conferma pronta ad affrontare anche le sfide più difficili.