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Cronaca

Alberi affidati dal Comune ai bar: ecco cosa sta accadendo

Published by
Matteo Fantozzi

Un’iniziativa del Comune che avrebbe dovuto promuovere il verde pubblico e la tutela dell’ambiente sta sollevando polemiche e preoccupazioni a Napoli.

Alcuni alberi, piantati in spazi pubblici e lungo le strade cittadine, sono stati affidati a bar e ristoranti privati, con l’obiettivo di curarli e mantenerli in buone condizioni.

Alberi affidati dal Comune ai bar: ecco cosa sta accadendo (Napoli.CityRumors.it)

Ma quella che sembrava una soluzione ecologica e innovativa si sta trasformando in una questione delicata, sollevando dubbi sulla gestione del verde urbano e sulla sicurezza dei cittadini.

L’idea alla base di questo progetto è di coinvolgere i commercianti locali nella cura delle piante, in cambio della possibilità di decorare gli spazi antistanti le loro attività. Gli alberi, infatti, sono considerati un elemento che può abbellire la città, migliorare la qualità dell’aria e contribuire alla bellezza dei quartieri. Tuttavia, alcune problematiche stanno emergendo, mettendo in discussione l’efficacia e la sicurezza dell’iniziativa.

Uno dei principali timori sollevati riguarda la competenza dei gestori di bar e ristoranti nella cura delle piante. Se da un lato l’intenzione era quella di dare un volto più verde e accogliente alla città, dall’altro lato si solleva la domanda se i privati siano realmente preparati a prendersi cura di alberi che richiedono attenzione, manutenzione regolare e conoscenze specifiche in campo botanico.

Alcuni cittadini hanno denunciato la scarsa cura di alcune piante, che sembrano essere trascurate o addirittura abbandonate. L’albero, infatti, se non curato correttamente, può diventare un pericolo per la sicurezza pubblica: rami secchi o malati potrebbero cadere, causando danni a persone e cose. Inoltre, la gestione privata degli alberi potrebbe anche favorire la mancata potatura o il trattamento contro malattie e parassiti, con potenziali ripercussioni sull’intero ecosistema urbano.

Un progetto a rischio sicurezza

Non è solo la manutenzione delle piante a preoccupare i cittadini. La disposizione degli alberi, infatti, potrebbe interferire con la viabilità e l’accesso alle attività commerciali. Se non posizionati correttamente, gli alberi potrebbero ostruire i marciapiedi, ridurre gli spazi per il passaggio pedonale o addirittura compromettere la visibilità per i veicoli in transito. La gestione degli spazi pubblici da parte di privati, senza una supervisione adeguata da parte delle autorità, rischia di rendere ancora più confusa e pericolosa la situazione nelle aree più trafficate della città.

Un progetto a rischio sicurezza (Napoli.CityRumors.it)

Un altro aspetto sollevato riguarda il possibile abuso della “privatizzazione” del verde pubblico. Se il Comune affida gli alberi a bar e ristoranti, quale spazio resta per il verde urbano gestito direttamente dalle istituzioni? Non è difficile immaginare un futuro in cui i commercianti decidano di piantare alberi a loro piacimento, creando un’ulteriore divisione tra ciò che è pubblico e ciò che è privato, con rischi per la coerenza estetica e funzionale della città.

Da parte dell’amministrazione comunale, l’iniziativa è stata pensata come un’opportunità per sensibilizzare i cittadini alla cura dell’ambiente, ma anche per stimolare un maggiore coinvolgimento dei commercianti nel miglioramento del decoro urbano. Gli alberi affidati ai privati, infatti, rientrano in una serie di interventi volti a promuovere un’ecologia urbana che faccia della città un luogo più verde e vivibile. Tuttavia, è emersa la necessità di una maggiore regolamentazione, per evitare che i privati non solo non curino adeguatamente gli alberi, ma possano anche modificarne l’aspetto o la posizione senza rispettare le norme di sicurezza e tutela ambientale.

Molti esperti suggeriscono che la gestione del verde pubblico non debba essere affidata a soggetti privati senza un monitoraggio continuo. Sarebbe opportuno che il Comune intensifichi i controlli sulle aree verdi “affidate” e metta in atto programmi di formazione per i gestori di bar e ristoranti, così da garantire una cura adeguata delle piante. Inoltre, è fondamentale che le aree verdi pubbliche restino sotto la supervisione dell’amministrazione comunale, per evitare che l’iniziativa diventi una scusa per ridurre il numero di spazi verdi gestiti dallo Stato.

In questo modo, il progetto potrebbe davvero avere un impatto positivo sulla città, senza compromettere la sicurezza dei cittadini e la bellezza degli spazi pubblici. Un equilibrio tra pubblico e privato che, se ben gestito, potrebbe rendere Napoli una città più verde e vivibile, ma solo se accompagnato da una forte responsabilità collettiva e da regole chiare.

Matteo Fantozzi

Giornalista pubblicista dal 2013 è laureato in storia del cinema e autore di numerosi libri tra cui “Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità” e “Gennaro Volpe: sudore e cuore”. Protagonista in tv di trasmissioni come La Juve è sempre la Juve su T9 e Il processo dei tifosi su Teleroma 56.

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