Bradisismo Campi Flegrei, arriva un annuncio ufficiale importante: coinvolta tutta la cittadinanza
Le terre dei Campi Flegrei, una delle zone geologicamente più attive e affascinanti d’Italia, sono da tempo teatro di scosse di bradisismo che, negli ultimi anni, si sono intensificate in modo preoccupante. I cittadini di Napoli e dei comuni circostanti si trovano ad affrontare un fenomeno naturale che sembra non dare tregua: scosse, a volte anche di notevole intensità, che scuotono la terra e generano allarmismo.
Questo tipo di attività sismica, sebbene frequente, non sempre è accompagnato da eventi catastrofici, ma la percezione del rischio è forte e spesso provoca preoccupazione nelle persone, costringendo anche ad abbandonare le abitazioni e a rifugiarsi nelle strade, in cerca di sicurezza.
Lo scenario, purtroppo, non è nuovo: il bradisismo nei Campi Flegrei ha fatto parte della storia geologica della zona per secoli, ma è solo negli ultimi anni che l’attività è diventata davvero evidente e visibile a tutti. Le scosse sono aumentate vertiginosamente, e la paura, comprensibile, di una possibile eruzione o di un grande terremoto è sempre presente.
Eppure, dietro a questa apparente inquietudine, c’è un lavoro costante e metodico di monitoraggio scientifico che cerca di fare chiarezza sul fenomeno e di tenere sotto controllo le potenziali evoluzioni della situazione.
Bradisismo Campi Flegrei, l’annuncio di Kamal Kishore
Proprio in questo contesto, è arrivata la visita di Kamal Kishore, capo dell’UNDRR (Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri), che ha voluto incontrare il team della Protezione Civile della Campania. La sua presenza, che ha avuto l’obiettivo di dare una spinta alla cooperazione internazionale e migliorare la gestione del rischio, ha portato anche un messaggio importante ai cittadini.
Kishore ha voluto rassicurare la popolazione dei Campi Flegrei, sottolineando l’importanza di una corretta informazione e consapevolezza riguardo al fenomeno del bradisismo. “Credo che la cosa più importante“, ha detto Kishore, “sia che la gente capisca il rischio che corre. Scosse frequenti, anche lievi, possono creare panico, ma con una comprensione realistica del rischio, si può affrontare la situazione in modo più consapevole“.
Il messaggio del capo dell’UNDRR è chiaro: il bradisismo non è necessariamente un segnale di imminente pericolo, ma una manifestazione naturale che, se gestita correttamente, può essere affrontata senza fobie. La chiave, secondo Kishore, è il dialogo costante tra scienziati e popolazione, in modo da rendere tutti più preparati e informati su come affrontare le scosse e i possibili rischi.
L’elogio alla Protezione civile della Campania: “Aspetto fondamentale”
In questo senso, il lavoro della Protezione Civile della Campania è stato elogiato dal rappresentante delle Nazioni Unite, che ha definito l’organizzazione locale come una delle migliori che abbia mai visto. “Il lavoro della Protezione Civile non si limita alla gestione delle emergenze, ma coinvolge anche la comunità e punta molto sulla comunicazione. Questo è un aspetto fondamentale per affrontare in modo efficace qualsiasi tipo di disastro naturale“, ha dichiarato Kishore.
La comunicazione tempestiva e trasparente, insieme alla continua educazione del pubblico, risulta essere una delle armi più potenti contro il rischio di panico e disinformazione. L’approccio della Protezione Civile, che punta su un’azione interdisciplinare e sull’inclusione della popolazione nelle decisioni, sembra dunque rappresentare un modello positivo da replicare in altre zone vulnerabili.
E se da un lato la consapevolezza del rischio può ridurre l’ansia, dall’altro la preparazione continua e la fiducia nella scienza e nel monitoraggio costante possono dare alla popolazione dei Campi Flegrei una sicurezza maggiore. In fondo, come ci ha ricordato Kishore, “se c’è un dialogo costante, possiamo gestire il problema efficacemente”. La domanda che rimane, però, è: siamo davvero pronti a gestire il rischio in modo consapevole e senza fobie?