Il Bianco Mangiare, noto anche come biancomangiare, è un dolce al cucchiaio dalla storia antica e affascinante, che affonda le sue radici nel Medioevo.
Recentemente, questo dessert, un tempo molto amato dai nobili napoletani, sta vivendo una nuova stagione di popolarità, tornando sulle tavole e nei menu delle pasticcerie moderne.
Il Bianco Mangiare è una preparazione che ha attraversato secoli e culture, assumendo diverse forme e varianti. Il suo nome deriva dal colore bianco degli ingredienti principali, come latte, mandorle e zucchero, simbolo di purezza e raffinatezza. Le origini di questo piatto sono contese tra diverse tradizioni culinarie europee. Alcuni sostengono che abbia avuto origine in Francia, dove era conosciuto come “blanc-manger”, mentre altri attribuiscono la sua diffusione agli Arabi, che lo introdussero in Sicilia durante il Medioevo.
In Italia, il Bianco Mangiare si è diffuso in varie regioni, assumendo caratteristiche specifiche a seconda delle tradizioni locali. In Sicilia, per esempio, viene preparato con latte di mandorla, zucchero e addensato con amido, aromatizzato con scorza di limone e cannella. In Sardegna, noto come “papai-biancu”, si utilizza latte vaccino e amido di mais, spesso arricchito con scorza di limone.
Durante il Medioevo e il Rinascimento, il Bianco Mangiare era considerato una pietanza prelibata e raffinata, spesso presente nei banchetti delle corti nobiliari europee, inclusa quella napoletana. La sua diffusione nelle tavole aristocratiche era dovuta non solo al suo gusto delicato, ma anche al suo aspetto candido, che ben si prestava a rappresentare l’eleganza e la purezza ricercate nelle pietanze dell’epoca. La preparazione originale poteva includere ingredienti come carne di pollo o pesce bianco, latte di mandorla, riso e spezie, tutti rigorosamente di colore bianco.
Con il passare dei secoli, il Bianco Mangiare ha subito un progressivo declino, soppiantato da dolci più complessi e moderni. Tuttavia, negli ultimi anni, si è assistito a una riscoperta delle tradizioni culinarie locali e dei sapori antichi, portando il Bianco Mangiare nuovamente alla ribalta. Questo ritorno di fiamma è dovuto anche alla crescente attenzione verso la semplicità degli ingredienti e la genuinità delle preparazioni, caratteristiche intrinseche di questo dolce.
Oggi, il Bianco Mangiare è protagonista di una vera e propria rinascita gastronomica. Molti chef e pasticceri hanno deciso di reintrodurre questo dolce nei loro menu, sia nella versione tradizionale che in varianti innovative. Ad esempio, alcune interpretazioni moderne prevedono l’aggiunta di aromi come il cocco o l’utilizzo di latte vegetale per incontrare le esigenze di chi segue diete particolari. La versatilità del Bianco Mangiare lo rende adatto a essere servito in diverse occasioni, dalla colazione al dessert dopo cena, mantenendo sempre quel legame con la tradizione che lo contraddistingue.
La preparazione del Bianco Mangiare è semplice e richiede pochi ingredienti, ma di qualità. Ecco una ricetta tradizionale siciliana:
Ingredienti:
Preparazione:
Il ritorno in auge del Bianco Mangiare rappresenta un ponte tra passato e presente, un modo per riscoprire e valorizzare le nostre radici culinarie. Questo dolce semplice ma ricco di storia continua a deliziare i palati, confermando che le tradizioni gastronomiche hanno sempre un posto speciale nelle nostre vite.
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