Nella notte tra il 6 e il 7 marzo 2025, l’area dei Campi Flegrei è stata scossa da un terremoto di magnitudo 4.0, il più forte registrato negli ultimi anni.
L’evento sismico ha avuto epicentro nel Golfo di Pozzuoli, a una profondità di circa 2 chilometri, ed è stato avvertito distintamente dalla popolazione di Pozzuoli, Bacoli, Quarto e in alcune zone di Napoli.

Questo terremoto si inserisce in un contesto di crescente attività sismica nell’area flegrea. A partire dal 15 febbraio 2025, infatti, è in corso uno sciame sismico che ha visto il verificarsi di centinaia di scosse. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), fino al 19 febbraio sono stati registrati 668 terremoti con magnitudo pari o superiore a 0.0, con una magnitudo massima di 3.9.
Il fenomeno del bradisismo, caratteristico dei Campi Flegrei, è responsabile di queste variazioni nel suolo e dell’attività sismica correlata. Il bradisismo consiste in un lento e ciclico sollevamento e abbassamento del suolo, dovuto a variazioni nella pressione del magma sottostante. Negli ultimi mesi, l’area ha registrato un incremento della velocità di sollevamento. Secondo l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, da agosto 2024 il tasso medio di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 10±3 mm al mese.
L’intensificarsi dell’attività sismica ha generato preoccupazione tra la popolazione locale. Molti residenti hanno trascorso le notti in auto per timore di ulteriori scosse, e le autorità locali hanno disposto la chiusura temporanea delle scuole per effettuare verifiche strutturali sugli edifici.
In risposta a questa situazione, a partire dal 5 marzo 2025, è stata attivata una piattaforma telematica che consente ai cittadini di richiedere sopralluoghi gratuiti nelle proprie abitazioni per valutare la vulnerabilità sismica degli edifici. Le richieste possono essere presentate fino al 31 agosto 2025, e le verifiche saranno effettuate da tecnici specializzati che ispezioneranno sia l’esterno che l’interno delle unità immobiliari.
Notte di preoccupazione
Le autorità locali e nazionali stanno monitorando attentamente la situazione. Il capo della Protezione Civile, Giovanni Ciciliano, ha partecipato a incontri informativi con la cittadinanza per fornire aggiornamenti e rassicurazioni. Gli esperti sottolineano l’importanza di attenersi alle informazioni fornite attraverso i canali ufficiali e di non diffondere notizie non verificate che possano alimentare il panico.

È importante ricordare che l’area dei Campi Flegrei è una caldera vulcanica attiva, e l’attività sismica e il bradisismo sono fenomeni monitorati costantemente dalle autorità competenti. Sebbene l’attuale incremento dell’attività sismica possa destare preoccupazione, gli esperti ritengono che non vi siano segnali imminenti di un’eruzione vulcanica. Tuttavia, la situazione richiede una vigilanza continua e l’adozione di misure preventive per garantire la sicurezza della popolazione.
In conclusione, il recente terremoto nei Campi Flegrei rappresenta un promemoria della complessità geologica dell’area e della necessità di una preparazione adeguata per affrontare eventuali emergenze sismiche. La collaborazione tra cittadini, istituzioni e comunità scientifica è fondamentale per gestire efficacemente queste situazioni e ridurre al minimo i rischi associati.