Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha recentemente ribadito con fermezza la necessità che il futuro della Campania sia deciso dai suoi cittadini e non imposto da decisioni centrali provenienti da Roma.
Durante il congresso nazionale straordinario del Partito Socialista Italiano (PSI) tenutosi a Napoli il 22 marzo 2025, De Luca ha sottolineato l’importanza dell’autonomia decisionale regionale e ha criticato le dinamiche politiche nazionali che spesso trascurano le esigenze specifiche dei territori locali.

Nel suo intervento, De Luca ha affermato: “Il futuro della Campania lo decideranno i campani e non Roma, lo decidiamo qui non a Roma”. Questa dichiarazione evidenzia la volontà del governatore di riaffermare il ruolo centrale dei cittadini campani nelle scelte che riguardano il loro territorio, contrastando l’idea che decisioni cruciali possano essere prese lontano dalle realtà locali.
De Luca ha inoltre espresso preoccupazione riguardo alla crisi che ha colpito le forze di centrosinistra negli ultimi anni. Secondo il presidente, questa crisi è dovuta a una crescente autoreferenzialità e a una gestione delle candidature che spesso ignora le reali necessità dei territori e la partecipazione attiva dei cittadini. Ha sottolineato l’importanza di ripartire dalle esigenze concrete della Campania, mettendo al centro dell’agenda politica le specificità e le priorità locali.
Un tema particolare da pensare
Un tema particolarmente sentito da De Luca è quello dell’autonomia differenziata. Il presidente ha richiamato l’attenzione sulla recente riproposizione, da parte del leader della Lega Matteo Salvini, di una legge sull’autonomia differenziata. De Luca ha invitato a prepararsi a combattere contro questa proposta, come già fatto in passato, sottolineando la necessità di opporsi anche alla centralizzazione dei fondi di coesione. Questa posizione riflette la preoccupazione che tali misure possano penalizzare le regioni del Sud, aumentando le disparità territoriali e riducendo le risorse destinate allo sviluppo locale.

Parlando del quadro politico nazionale, De Luca ha espresso critiche nei confronti dell’attuale governo, definendolo “abbastanza sgangherato” e sottolineando il rischio che possa rimanere in carica per anni a causa dell’assenza di un’opposizione credibile come forza di governo alternativa. Ha inoltre manifestato scetticismo riguardo al concetto di “campo largo”, spesso evocato nel dibattito politico come soluzione per unire le forze di centrosinistra. De Luca ha ironizzato su questo termine, suggerendo addirittura sanzioni per chi lo utilizza senza una chiara strategia, evidenziando la necessità di andare oltre le formule vuote e concentrarsi su programmi concreti che rispondano alle esigenze dei cittadini.
La posizione di De Luca mette in luce una tensione crescente tra le istanze locali e le decisioni centrali, sollevando interrogativi sul futuro assetto istituzionale del Paese e sul ruolo delle regioni nel processo decisionale. La sua ferma opposizione all’autonomia differenziata e alla centralizzazione dei fondi di coesione riflette la preoccupazione che tali politiche possano accentuare le disuguaglianze territoriali, penalizzando ulteriormente le regioni meridionali.
In conclusione, le dichiarazioni di Vincenzo De Luca al congresso del PSI rappresentano un chiaro monito sulla necessità di valorizzare l’autonomia regionale e di costruire politiche che partano dalle reali esigenze dei territori. La sfida, secondo il presidente, è quella di superare le logiche autoreferenziali e centralistiche, promuovendo una partecipazione attiva dei cittadini e una maggiore attenzione alle specificità locali, per garantire uno sviluppo equilibrato e sostenibile della Campania e dell’intero paese.