Negli ultimi anni, le strade di Napoli sono state teatro di un fenomeno sempre più evidente: la proliferazione di veicoli con targhe straniere, in particolare polacche e bulgare.
Questa tendenza è emersa come risposta diretta ai costi elevati delle polizze assicurative nella città partenopea, notoriamente tra le più alte d’Italia. Molti automobilisti napoletani, infatti, hanno cercato soluzioni alternative per ridurre le spese legate alla circolazione dei propri veicoli.
A Napoli, le tariffe per l’assicurazione RC Auto possono raggiungere cifre considerevoli, spesso superiori alla media nazionale. Di fronte a questa realtà, numerosi cittadini hanno optato per l’immatricolazione dei loro veicoli in paesi come la Polonia o la Bulgaria, dove i costi assicurativi sono significativamente inferiori. Questo escamotage consente non solo di risparmiare sull’assicurazione, ma anche di evitare il pagamento del bollo auto e di eludere eventuali sanzioni amministrative, sfruttando le difficoltà delle autorità locali nel rintracciare i proprietari di veicoli con targhe estere.
Il processo noto come “estero-vestizione” prevede che un veicolo italiano venga “vestito” con una targa straniera. In pratica, alcune aziende campane hanno creato società di leasing all’estero che acquistano veicoli in Italia, li immatricolano in Polonia o Bulgaria e poi li noleggiano ai clienti italiani. Questo sistema permette agli automobilisti di circolare con veicoli a targa straniera, beneficiando di costi assicurativi e fiscali più bassi.
La diffusione di veicoli con targhe polacche e bulgare a Napoli ha raggiunto proporzioni significative. Secondo alcune stime, nella città circolano circa 35.000 veicoli con targhe provenienti dall’Est Europa, rappresentando una percentuale rilevante rispetto al totale dei veicoli immatricolati nella provincia. Questa concentrazione è particolarmente evidente in quartieri come Posillipo, Mergellina, il Vomero e i Quartieri Spagnoli.
Le autorità italiane hanno iniziato a prendere provvedimenti per contrastare questo fenomeno. La Guardia di Finanza, in collaborazione con la Procura di Napoli Nord, ha avviato operazioni mirate per verificare la regolarità dei veicoli con targhe estere. Queste indagini hanno portato a denunce e sequestri, evidenziando come, in molti casi, i contratti di noleggio o leasing stipulati all’estero siano risultati fittizi o irregolari.
Inoltre, la normativa italiana prevede che un veicolo con targa estera non possa circolare sul territorio nazionale per più di un anno senza essere reimmatricolato in Italia. Tuttavia, molti automobilisti cercano di aggirare questa disposizione, rendendo necessario un rafforzamento dei controlli e delle sanzioni.
Oltre alle questioni legali ed economiche, l‘uso diffuso di targhe estere solleva preoccupazioni in termini di sicurezza stradale. La difficoltà nel verificare la copertura assicurativa e la regolarità amministrativa di questi veicoli può aumentare il rischio di circolazione di mezzi non conformi agli standard di sicurezza o privi di adeguata copertura assicurativa. In caso di incidenti, ciò potrebbe complicare le procedure di risarcimento e tutela delle vittime.
Il fenomeno delle targhe polacche e bulgare a Napoli rappresenta una risposta dei cittadini ai costi elevati delle assicurazioni e ad altre spese legate alla proprietà dei veicoli. Tuttavia, questa pratica comporta rischi significativi sia per gli automobilisti coinvolti sia per la collettività. È essenziale che le autorità continuino a monitorare e contrastare queste pratiche, garantendo al contempo soluzioni più accessibili per i cittadini in regola.
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