Napoli accelera sulla Linea 7: partite le prove tra Soccavo e Monte Sant’Angelo, la svolta per l’area occidentale della città
Ti sei mai chiesto come si muove una città complicata e affascinante come Napoli sotto la superficie? Metti da parte per un attimo traffico, scooter e clacson: il vero cuore pulsante della mobilità partenopea batte sottoterra. E negli ultimi anni, la rete metropolitana di Napoli sta diventando sempre più articolata ed efficiente, collegando quartieri storici, zone periferiche e università, cucendo insieme anime diverse della città.
Attualmente, Napoli può contare su una serie di linee che combinano servizi ferroviari, metropolitani e suburbani. Dalla celebre Linea 1, soprannominata la “metropolitana dell’arte” per la bellezza delle sue stazioni, alla Linea 2, più simile a un servizio ferroviario urbano, passando per le linee EAV come la Circumvesuviana, la Cumana e la Circumflegrea. E proprio tra queste ultime prende forma un progetto atteso da tempo: la Linea 7.
La nuova Linea 7 della metropolitana di Napoli – conosciuta anche come “bretella di Monte Sant’Angelo” – è molto più di un’infrastruttura. È un tassello strategico che punta a unire due linee fondamentali del trasporto pubblico campano, la Cumana e la Circumflegrea, attraverso un collegamento diretto che attraversa il Rione Traiano e il polo universitario di Monte Sant’Angelo della Federico II. Un’opera che ha il sapore della riqualificazione, della mobilità sostenibile e dell’investimento sul futuro.
Ed è proprio in questa direzione che si muove la notizia di queste ore: nella notte tra il 15 e il 16 aprile, si è svolta con successo la prima prova tecnica lungo la nuova tratta tra le stazioni di Soccavo e Monte Sant’Angelo. Il primo treno ha percorso i binari senza intoppi, segnando un altro passo avanti verso l’attivazione della linea.
Come sottolineato in una nota ufficiale da EAV, l’azienda che gestisce i trasporti ferroviari della Regione Campania, “si va avanti con le prove ed il rilascio delle ultime autorizzazioni per la messa in esercizio”. Il che significa che, salvo imprevisti, potremmo vedere la Linea 7 operativa molto presto. Una bella notizia per studenti, residenti e pendolari che ogni giorno attraversano la zona occidentale di Napoli.
L’attivazione della Linea 7 non è solo un miglioramento dei trasporti. È un segnale chiaro che Napoli guarda avanti, puntando su una mobilità integrata e sostenibile. Un’opera che accorcia le distanze tra periferia e centro, tra università e stazioni ferroviarie, e che può alleggerire la pressione su altre linee già molto frequentate.
Resta ora da capire quali saranno i tempi esatti di apertura al pubblico e come il servizio verrà integrato con il resto della rete. Ma una cosa è certa: ogni passo verso una mobilità più efficiente è un passo verso una città più vivibile. E forse, anche più bella.
In un periodo in cui il trasporto pubblico viene spesso visto come un problema più che una risorsa, notizie come queste ci ricordano che investire nelle infrastrutture può cambiare concretamente la vita di chi la città la vive ogni giorno. A questo punto la domanda è inevitabile: la Linea 7 sarà davvero la svolta per l’area ovest di Napoli?
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