A Castellammare di Stabia, nel cuore della Costiera sorrentina, un episodio legato alla funivia del Monte Faito ha generato allarme presso una delle attrazioni più amate della zona.
Una giornata che doveva essere di routine si è trasformata in qualcosa che nessuno si aspettava.

Chi conosce bene il percorso sa che quella funivia è più di un mezzo di trasporto: è un’esperienza, un modo per salire fino in cima e abbracciare con lo sguardo il Golfo di Napoli. Ma lunedì mattina, qualcosa è andato storto. Una cabina vuota è precipitata nei pressi della stazione di monte, scivolando lungo il tratto erboso che costeggia i binari.
Fortunatamente, nessuno era a bordo al momento della caduta. Ma l’incidente ha subito fatto il giro del web, tra video e testimonianze raccolte da chi era sul posto o nei paraggi. Le immagini mostrano la cabina della funivia danneggiata, con i segni evidenti di un impatto tutt’altro che lieve. Per una struttura che trasporta ogni giorno residenti e turisti, l’accaduto non può passare in sordina.
Secondo le prime ricostruzioni, la cabina stava per essere ricollocata sul binario dopo le operazioni di manutenzione invernale. Un momento delicato, gestito dal personale di Eav, la società che gestisce la linea. Ed è proprio da Eav che sono arrivate le prime rassicurazioni: “Si è trattato di un problema durante la movimentazione tecnica, non durante il servizio al pubblico”. La linea infatti, in quel momento, era chiusa per manutenzione e sarebbe dovuta tornare operativa da maggio.
Crescono le domande
Ma intanto le domande crescono. È possibile che un errore umano o un guasto meccanico abbia provocato una caduta simile? Le verifiche sono in corso, con accertamenti interni e controlli sui sistemi di sicurezza. L’azienda ha annunciato che farà tutte le verifiche necessarie prima di riaprire la linea.

Chi conosce il Monte Faito e la sua funivia, sa quanto sia importante il collegamento tra la vetta e Castellammare. È un simbolo del territorio, oltre che un mezzo prezioso per chi vuole evitare la strada tortuosa che sale fin lassù. Per questo, incidenti come questo non possono essere presi alla leggera, anche se non ci sono stati feriti.
Nelle ore successive, molte voci si sono alternate: dal sindaco Cimmino, che ha chiesto chiarezza e massima trasparenza, fino ai residenti, che parlano di “scossa psicologica” più che di vero e proprio pericolo. L’immagine della cabina sul fianco, ferma sull’erba, è diventata simbolo di una fragilità che nessuno vuole sottovalutare.
E ora? Mentre le autorità fanno luce sull’accaduto, resta nell’aria una sensazione mista: sollievo per lo scampato pericolo, ma anche la consapevolezza che servirà tempo per far tornare tutto al suo posto.