Appello per Villa Floridiana, ecco cosa è accaduto

In una città come Napoli, dove ogni angolo racconta storie antiche e ogni pietra sembra vibrare di passato, ci sono luoghi che più di altri diventano simboli emotivi per la comunità. Villa Floridiana è uno di questi.

Un parco incastonato nel cuore del Vomero, una sorta di rifugio urbano, che per generazioni ha significato molto più di un semplice spazio verde. E oggi, quel simbolo rischia di perdersi nell’indifferenza.

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Appello per Villa Floridiana, ecco cosa è accaduto (Napoli.CityRumors.it)

Durante le festività natalizie, mentre la città si riempiva di luci e celebrazioni, un appello accorato ha preso forma. È stato lanciato pubblicamente da Giampaolo Capodanno, presidente del Comitato per la tutela della Floridiana, che da anni si batte per la salvaguardia di questo bene culturale. Il destinatario? Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

L’appello non è un gesto simbolico. È un grido di allarme: la Villa versa in condizioni critiche. Alcune aree sono completamente interdette, altre abbandonate al degrado. I lavori di restauro promessi nel 2023 non solo non sono mai partiti, ma sono rimasti fermi a vaghe dichiarazioni d’intenti. E nel frattempo, la frustrazione dei cittadini cresce.

Chi conosce Villa Floridiana sa bene quanto sia parte integrante del tessuto sociale del Vomero. Non è solo un parco, è un luogo di incontri, ricordi, passeggiate lente tra i pini, momenti di pausa con vista sul Golfo. Eppure, oggi, è anche un luogo inaccessibile in molte sue parti, con barriere fisiche che ne limitano l’utilizzo, e una generale sensazione di abbandono.

“Non si è mosso nulla” nonostante promesse e annunci

Capodanno ha ricordato come, nonostante promesse e annunci, “non si è mosso nulla”. Ha sottolineato l’urgenza di interventi concreti e ha chiesto che venga subito redatto un cronoprogramma dei lavori, con una data certa di inizio e fine. La sua voce rappresenta quella di tanti napoletani che hanno fatto della Floridiana una parte della loro quotidianità. Un luogo del cuore.

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“Non si è mosso nulla” nonostante promesse e annunci

Ma cosa blocca questi interventi? Mancanza di fondi? Burocrazia? O una priorità culturale sbilanciata, che tende a dimenticare i luoghi che vivono più nei cuori che nei flash turistici? Domande legittime, soprattutto considerando che la Villa ospita anche il Museo Duca di Martina, scrigno di arte decorativa e ceramiche orientali tra i più importanti d’Europa. Anche questo, oggi, spesso invisibile ai più.

Ecco perché l’appello ha un peso specifico diverso. Non è solo una richiesta di intervento strutturale, ma è un invito a rivalutare il significato del patrimonio culturale. Non solo quello che brilla, ma anche quello che resiste, magari in silenzio, ma con dignità.

Chi ha vissuto almeno una volta la Floridiana al tramonto sa che non si tratta solo di restituire un parco alla città, ma di ridare spazio alla memoria collettiva. E forse, anche alla speranza che certe battaglie civiche abbiano ancora un senso.

Il vero interrogativo ora è: questo appello sarà ascoltato, o finirà sommerso da altre priorità? La risposta, come sempre, passa attraverso le scelte politiche. Ma anche da quella sensibilità culturale che oggi, più che mai, sembra chiedere voce.

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