Movida a Napoli, i Carabinieri impegnati nei controlli serrati nel centro storico: il bilancio della notte tra denunce e contravvenzioni
Una serata qualunque, tra quelle che animano la movida napoletana, può facilmente trasformarsi in un punto di osservazione su come la città provi a tenere insieme vitalità e sicurezza. Tra le piazze più frequentate del centro storico, i Carabinieri della compagnia Centro e del Reggimento Campania hanno intensificato i controlli, in un fine settimana che ha visto migliaia di persone riversarsi tra i Decumani, Piazza Dante e via Toledo.
Tra i primi fermati, un ragazzo di appena 16 anni. Nessun precedente, ma con sé aveva un manganello telescopico lungo 64 centimetri. Nessuna spiegazione credibile, solo una denuncia che finirà probabilmente sul tavolo del tribunale dei minori. Un episodio che dice tanto sul clima notturno in alcune zone del centro, dove convivono giovanissimi, turisti e situazioni di degrado spesso invisibili a occhio nudo.
Durante il pattugliamento, i militari hanno fermato anche un uomo di 56 anni, denunciato per furto con destrezza. Aveva appena sfilato un portafoglio a un passante nei pressi di via Mezzocannone. Riconosciuto, rintracciato e identificato, non ha opposto resistenza.
I controlli si sono poi estesi alle due ruote: in via Pessina, un 29enne è stato sorpreso alla guida di una moto senza patente, mentre in Piazza Matteotti è stato fermato un 45enne originario della Sicilia, sorpreso a fare il parcheggiatore abusivo.
Non solo denunce: gli agenti hanno effettuato anche un’attività mirata di verifica del rispetto del codice della strada. Sono state notificate 18 contravvenzioni e sequestrati 5 veicoli, tutti concentrati nella zona di Piazza Dante, diventata ormai uno dei fulcri del traffico serale e notturno. Il traffico di chi cerca parcheggio, di chi arriva per il drink di fine giornata o per una cena improvvisata tra amici.
Non sono mancati i casi legati al consumo di sostanze stupefacenti. Quattro giovani, tutti minorenni, sono stati segnalati alla Prefettura per uso personale. A conferma di un tema – quello del rapporto tra adolescenti, sostanze e movida – che resta ancora troppo sottovalutato. Nella stessa zona, in passato, si sono registrati episodi simili: la sensazione è che la normalizzazione di certe dinamiche sia diventata parte del paesaggio urbano serale.
I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni, promettono i Carabinieri. Un modo per tenere viva l’attenzione e, soprattutto, per scoraggiare comportamenti pericolosi o illegali. La sensazione, però, è che al di là dei numeri e delle denunce, il tema sia molto più complesso.
Perché ogni volta che un adolescente viene fermato con un manganello o segnalato per uso di droghe leggere, si riapre la riflessione su cosa significa vivere la notte a Napoli oggi. Su cosa si può e si deve ancora fare per restituire alla città una movida più sana, inclusiva e sicura.
Una sfida che non si gioca solo tra pattuglie e denunce, ma tra spazi pubblici, cultura, educazione e rispetto. E forse è proprio lì che vale la pena ripartire.
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