Nel momento in cui il futuro sembra ancora avvolto da incertezze, c’è chi non ha dubbi: Giovanni Di Lorenzo non si tira indietro.
Ai microfoni di Radio CRC, il capitano del Napoli ha messo in chiaro un concetto tanto semplice quanto potente: “Lo scudetto può essere ancora nostro.”
Parole che arrivano dritte al cuore di una tifoseria che ha vissuto una stagione a montagne russe. Dopo il trionfo dell’anno scorso, ci si aspettava una riconferma facile, quasi automatica. Ma il calcio, si sa, non perdona distrazioni. Ecco perché le parole di Di Lorenzo hanno un peso specifico enorme. Non sono solo dichiarazioni: sono un invito a crederci ancora, tutti insieme.
Al di là dei numeri e delle statistiche, quello che il Napoli ha costruito in questi anni è un’identità precisa. Una squadra che sa giocare, soffrire, vincere. E soprattutto che ha imparato a non mollare. Ed è proprio da questo spirito che riparte Di Lorenzo. L’obiettivo? Rimettere la corsa scudetto al centro del discorso.
Ma attenzione: nel suo intervento, il capitano non si limita a motivare lo spogliatoio. Parla anche di spunti personali, di un legame con la città che va oltre il campo, di un gruppo che, nonostante le difficoltà, vuole ancora scrivere pagine importanti. Il messaggio è chiaro: “Abbiamo nelle mani la possibilità di fare qualcosa di grande. Dipende solo da noi.”
Nel suo intervento c’è spazio anche per un pensiero rivolto a Khvicha Kvaratskhelia, che in Europa sta brillando. Di Lorenzo gli augura di conquistare la Champions, una sorta di passaggio di testimone ideale tra ambizioni personali e sogni collettivi. È un assist emotivo, un modo per ricordare che anche quando si parla di grandi palcoscenici, il Napoli c’è.
E poi c’è il tema caldissimo del futuro allenatore. Di Lorenzo lo dice senza giri di parole: “Conte è un grande allenatore, ma adesso pensiamo a finire bene.” Il nome di Antonio Conte agita le fantasie dei tifosi e riaccende la speranza. Ma nel frattempo, testa bassa e pedalare.
Se c’è un messaggio che emerge forte, è che nulla è deciso. In un campionato sempre più imprevedibile, ogni punto può fare la differenza. Il Napoli non è fuori dai giochi. E con la guida di uomini come Di Lorenzo, la rotta può essere ancora tracciata.
La palla, adesso, è nel campo del Napoli. E se davvero lo scudetto è “nelle nostre mani”, come dice il capitano, allora è il momento di stringerle forte, quelle mani. E andare a prendercelo, un’altra volta.
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