Gelo a Castel Volturno: “Conte–Napoli è finita, non è più come l’anno scorso”

Le cose per Antonio Conte ed il Napoli sono andate via via peggiorando dopo l’inizio di stagione. Troppi infortuni, troppe polemiche, che cosa accadrà adesso?

Il Napoli ha decisamente qualcosa che non va. I risultati non sono più quelli di inizio stagione, con una buona partenza in campionato e con i tifosi che si stropicciavano gli occhi dopo la netta vittoria in casa della Fiorentina. Partita che sembrava dovesse essere lo specchio di una nuova stagione da vivere con entusiasmo. Invece i tanti infortuni che già si sono susseguiti, uniti a fin troppi risultati negativi per una squadra che ambisce a vincere, stanno tenendo il Napoli in un limbo di incertezza.

Antonio Conte dà indicazioni da bordo campo
Gelo a Castel Volturno: “Conte–Napoli è finita, non è più come l’anno scorso” – napoli.cityrumors.it Foto Ansa

In tutto ciò mettiamoci anche un cammino in Europa per nulla entusiasmante e che ha portato gli azzurri a subire la peggiore sconfitta di tutti i tempi in ambito internazionale, con il 6-2 al passivo maturato in casa del tutto tranne che imbattibile PSV Eindhoven in Champions League. Ci sono anche più segnali che hanno lasciato percepire come qualcosa possa non andare tra i calciatori ed Antonio Conte, nonostante alcuni procuratori di giocatori del Napoli, che di certo sono molto meglio informati del resto della gente, sostengano che i loro assistiti “sono pronti a buttarsi nel fuoco per il loro allenatore”.

Il Napoli faccia subito delle riflessioni con lo staff medico

È chiaro che anche i tanti infortuni stanno contribuendo a far peggiorare il gioco ed i risultati. Si sono fatti male fin troppi elementi, e si si effettua un paragone con la scorsa stagione, quando pure gli infortuni furono moltissimi, ora emerge un dato ancora più preoccupante. Nella annata passata, che si chiuse con lo scudetto conquistato dagli azzurri, gli incidenti di gioco, traumatici (in minoranza) e non (tanti i ko di natura muscolare) si intensificarono soprattutto da dicembre in poi.

Antonio Conte a colloquio con l'arbitro
Il Napoli faccia subito delle riflessioni con lo staff medico – napoli.cityrumors.it Foto Ansa

Ora invece, giunti a metà novembre, sono già tantissime le defezioni dei titolari. L’ultimo in ordine di tempo è stato Frank Anguissa, tornato con un serio problema muscolare che lo terrà fuori fino a gennaio. Il trentenne centrocampista, fresco di compleanno, non andrà in Coppa d’Africa con il suo Camerun ma nemmeno potrà essere a disposizione di Conte, e salterà anche la Supercoppa Italiana in Arabia tra un mese.

Ad inaugurare questa disastrosa sequela di forfait era stato Romelu Lukaku, che però ora sta forzando i tempi per rientrare tra fine novembre ed inizio dicembre, a fronte di una diagnosi che lo dava disponibile solamente per inizio 2026. Nel mezzo poi sono finiti in infermeria i vari Rramhani, Lobotka, De Bruyne, Meret, Buongiorno, Contini, Spinazzola. E tutti per svariate settimane. Il belga ed il portiere rimarranno fuori causa ancora a lungo. Sarebbe anche opportuno che il club concepisca una strategia unitamente allo staff medico per mettere fine a questa piaga.

L’allenatore corre ai ripari: missione ripartire con diverse novità

Per tamponare questa emergenza, Antonio Conte starebbe pensando ad un cambio di modulo, proprio come avvenne ad inizio 2025. Finirebbe così l’attuale sistema tattico per adottare qualcosa di nuovo con il quale cercare di mettere più a loro agio i calciatori. Lui intanto ha sentito il bisogno di staccare la spina ed è tornato per cinque giorni nella casa di Torino, dove risiede sin dagli anni Novanta. Si spera che il tecnico abbia approfittato della sosta per le nazionali per ritrovare serenità e per riflettere sul da farsi.

Antonio Conte e davanti a lui Giovanni Di Lorenzo
L’allenatore corre ai ripari: missione ripartire con diverse novità – napoli.cityrumors.it Foto Ansa

Dopo avere incassato la fiducia incondizionata di Aurelio De Laurentiis, uno come Conte non potrà che fare bene e ricevere ulteriore carica. Lui per primo ha dichiarato più volte che nelle difficoltà i forti si esaltano, e questo è il momento giusto per il Napoli di reagire. Bisogna rimettere McTominay al centro del gioco: quelle poche volte che lo scozzese ha potuto fare la differenza, si è fatto trovare pronto. Ed occorre porre Hoijlund in condizioni migliori per poterne fare una carta vincente. Finora il 4-3-3 non ha convinto. Ed anche a livello individuale alcuni non sono stati in grado di garantire la qualità che possono effettivamente mettere a disposizione. Vedesi David Neres.

Si ipotizza quindi un ritorno al 4-4-1-1. Modulo che l’anno scorso ha consentito al Napoli di trovare la quadra nell’emergenza. Sabato 22 per Napoli-Atalanta ci potrebbe essere un tandem d’attacco Neres-Hoijlund inedito. Con il brasiliano incaricato di non dare punti di riferimento alla difesa avversaria, cosa nella quale era stato molto bravo in Napoli-Inter 3-1. C’è ancora molto tempo per raddrizzare una situazione che vede comunque gli azzurri a due punti dalla vetta in Serie A, dopo che i partenopei hanno occupato a lungo il primo posto. E che, con due vittorie, può tornare a fare ben sperare in Champions League.

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