Vasta operazione di controllo del Fisco nei confronti di una situazione ben specifica che riguarda l’ambito medico. L’Agenzia delle Entrate a caccia di situazioni illecite.
L’Agenzia delle Entrate dimostra ancora una volta di essere implacabile e mostrerà tolleranza zero nei confronti sia dei furbi che dei disattenti, in tanti casi che i suoi incaricati passeranno al vaglio. Complice il fatto che ormai tutto viene fatto per via telematica e con software appositi, ancora più veloci e precisi, il Fisco ha intenzione di ridurre ai minimi termini possibili le situazioni di inadempienze.

E se così sarà, scatteranno le multe, il cui scopo è non solo di recuperare i crediti dovuti ma anche di fare da deterrente nei confronti di chi pensa di evadere le tasse. C’è una situazione specifica che riguarda in particolare le spese mediche, con l’Agenzia delle Entrate che punta il dito in particolare nei confronti di quella che è una situazione alquanto diffusa. Potrebbe trattarsi di una condizione per la quale alcuni possono avere agito in buonafede, ma che non corrisponde a quanto la legge prevede.
Controlli a tappeto del Fisco, qual è la situazione da ispezionare
Il fisco infatti sta controllando i rimborsi per le spese mediche compiute con il Sistema Tessera Sanitaria. La cosa prevede una detrazione fiscale del 19% con una franchigia di 129,11 euro. E gli esattori delle tasse hanno l’incarico di controllare se vige effettiva corrispondenza tra quanto presente all’interno delle dichiarazioni dei redditi ed i dati presenti nel Sistema Tessera Sanitaria.

La cosa è regolarmente prevista da un apposito decreto stilato dal Ministero dell’Economia, pubblicato in Gazzetta il 10 novembre. Le agevolazioni fiscali sostenute per spese mediche vanno incontro ad una maggiore severità per potere essere ottenute. Tutti i soggetti sia pubblici che privati tra medici, farmacie ed enti sanitari hanno l’obbligo di dichiarare entro il 31 gennaio le spese che i cittadini contribuenti hanno svolto con la tessera sanitaria.
Per il 2026 c’è qualche giorno ulteriore di tempo, fino al 2 febbraio 2026, che sarà un lunedì. L’invio dei dati richiesti diventa a cadenza annuale, con la cosa che faciliterà le operazioni ai soggetti interrogati.
C’è pure il diritto di opposizione a trasmettere i dati
Le spese che verranno scrutate riguardano quelle per l’acquisto di farmaci, oppure per comprare dispositivi medici, per compiere test ed esami vari e visite specialistiche. E sono incluse pure quelle in ambito veterinario. Per coloro che intendano opporsi alla trasmissione dei dati mediante il Sistema Tessera Sanitaria c’è l’obbligo di conservare fatture e documentazioni varie che attestano le avvenute spese.
Premesso che sono incluse detrazioni anche con pagamenti in contanti, si può anche fornire una comunicazione alla Agenzia delle Entrate su quali sono le spese da depennare dalle detrazioni.
Con i propri dati personali di tipo anagrafico, inclusi codice fiscale e numero di tessera sanitaria. Si può fare tutto quanto all’indirizzo e-mail opposizioneutilizzospesesanitarie@agenziaentrate.it, a cui inviare un modulo dedicato che si trova sul sito web ufficiale della stessa Agenzia delle Entrate.





