Il match Napoli-Atalanta di sabato sera valevole per la dodicesima giornata di Serie A vedrà l’assenza di un calciatore fondamentale per il club campione d’Italia.
Napoli-Atalanta sa tanto di crocevia per gli azzurri. La gara in programma al Maradona alle ore 20:45 del 22 novembre vedrà arrivare a Fuorigrotta un avversario che, quando affronta i partenopei, mostra sempre fierezza ed orgoglio. Lo dimostra il precedente della scorsa stagione, che vide i nerazzurri orobici imporsi con un netto 3-0. “Vendicato” però, sportivamente parlando, con la presa di Bergamo del gennaio successivo, con il Napoli capace di imporsi per 3-2 al termine di una prova sontuosa con tanto di rimonta.

La situazione ora è molto diversa per entrambe le squadre. Non tanto in termini di classifica per il Napoli, che ha comunque guidato la graduatoria di Serie A a lungo ed è ancora lì. Ma tanto i campani quanto i bergamaschi non si trovano nel loro miglior momento. E tra i lombardi ci sarà il debutto in panchina, in Napoli-Atalanta, del napoletano Raffaele Palladino, da pochi giorni subentrato in panchina ad Ivan Juric. Palladino, che è di Mugnano, in realtà nel suo percorso calcistico non ha mai incontrato il Napoli e non è un mistero che lui abbia un retaggio juventino. Ma questo è un altro discorso.
Bisogna frenare la serie di infortuni
Ciò che conta è che Conte – che con Palladino ha giocato alla Juve dal 2002 al 2004 – riesca anzitutto a raccogliere i 3 punti. E che riesca a mandare in campo una squadra coesa e con le idee chiare, cosa che è capitata purtroppo fin troppe poche volte in questa stagione. I tanti, troppi infortuni avvenuti finora poi non hanno fatto altro che acuire la negatività attorno al Napoli.

Senza tutte le defezioni che hanno colpito i campioni d’Italia, possiamo dare per scontato che magari, anche senza convincere sul lato delle prestazioni, la squadra sarebbe potuta restare in prima posizione in classifica. Va comunque detto che ogni situazione non positiva può essere sovvertita da un momento all’altro, con maggiore impegno e con una condivisione di obiettivi.
II Napoli ha tutto per poter tornare quello della scorsa stagione, quando anche senza giocare bene riusciva tutto sommato a controllare il destino delle partite ed a contenere la carica dell’avversario di turno. Si fa la conta degli indisponibili, ma fra tanti forfait ci dovrebbe essere un ritorno, quanto meno per la panchina. Si distingue intanto il gran lavoro svolto da Romelu Lukaku, che è quasi pronto al rientro. Ma prima di lui sarà un altro l’azzurro pronto a riassaporare l’erba.
Importante defezione confermata
Si tratta di Leonardo Spinazzola, che a causa della pubalgia è rimasto fermo per quasi tre settimane. E che questo mese ha giocato solamente contro il Como, il 1° novembre scorso.

Poi l’esterno umbro ha saltato i match decisamente dimenticabili contro il Bologna in campionato e l’Eintracht Francoforte in Champions League, oltre a non essere convocato dal ct Gattuso per gli impegni dell’Italia. C’è da dire che l’ultima partita giocata per intero da Spinazzola è stata contro l’Inter il 25 ottobre scorso.
Appare certo invece il forfait di Billy Gilmour, pure lui assente contro Bologna ed Eintracht, in un momento in cui Lobotka non era al top della condizione dopo essere stato in infermeria a sua volta per oltre un mese. In mediana il Napoli ora deve fronteggiare anche le lunghe assenze di De Bruyne ed Anguissa, che si rivedranno solamente nel 2026.





