La terra non smette di tremare, ieri un lungo sciame sismo ha nuovamente interessato i Campi Flegrei: decine le scosse e tanta paura.
La zona dei Campi Flegrei si è ridestata e la terra a ricominciato tremare. Nelle ultime ore registrate decine di scosse di lieve entità ma che hanno scatenato il panico tra i residenti. Soltanto ieri sono state registrare quasi venti scosse bradisismiche, comprese tra magnitudo 1.7 e 2.2, tra Pozzuoli e Napoli, sintomo di un’attività nel sottosuolo molto intensa.

Nonostante il bradisismo dei Campi Flegrei sia costante da diversi anni, nella giornata di ieri la terra si è ridestata, tremando più del solito in queste ultime ore. I terremoti più intensi si sono verificati nella notte e al primo mattino. Nonostante una magnitudo media di lieve potenza, gli abitanti che vivono nella zona dell’epicentro hanno avvertito chiaramente le scosse, le quali si sono propagate fino al Vomero.
Ancora scosse ai Campi Flegrei, tanta paura tra la popolazione, costretta a convivere con il bradisismo
Tra la Solfatara e il quartiere Bagnoli, gli eventi bradisismici continuano a ripetersi, tutti quanti a basse profondità. I ricercatori del Dipartimento di Fisica Pancini dell’Università Federico II di Napoli hanno esaminato le scosse che avvengono nei Campi Flegrei, trovando una risposta al perché le scosse siano (fortunatamente) di basso impatto.
Pubblicato sulla testata Nature Communications, lo studio ha riguardato l’intensità delle scosse in questa area. Nonostante un’intensa attività della terra, l’energia sismica non si trasforma in onde, disperdendosi. Per questo motivo, le scosse bradisismiche sono di bassa magnitudo. Tuttavia, sono migliaia i piccoli terremoti registrati negli ultimi anni.

Una situazione che sta esasperando la popolazione, costretta a convivere con i capricci della Natura. Secondo lo studio condotto all’Università partenopea, solo una piccola percentuale dell’energia rilasciata dalla terra si trasforma poi in onda sismica. Tutto il resto si disperde in calore e nei frammenti di rocce, molto fragili per struttura e in grado di assorbire energia.
Paura ai Campi Flegrei, ma al momento, nonostante le numerose scosse, la situazione è sotto controllo
I Campi Flegrei preoccupano, trasmettendo tanta paura, eppure, al momento la situazione è sotto controllo, grazie alle caratteristiche dei Campi Flegrei stessi, capaci di autoregolarsi e di contrastare quasi in maniera naturale l’energia scatenata dal sottosuolo. Tuttavia, non bisogna abbassare la guardia, visto che le faglie attive mettono a rischio costante l’intera area, densamente popolata.

Sono state prese misure di prevenzione e studiati piani di emergenza, ma la Natura è imprevedibile e i cittadini sono preoccupati. Un mese fa una forte scossa registrata con epicentro ad Avellino, avvertita in tutta la provincia di Napoli, ieri la lunga serie di lievi scosse. L’Osservatorio vesuviano dell’INGV ha evidenziato un aumento del sollevamento del suolo: in media 20 millimetri al mese, con il picco registrato lo scorso febbraio, quando la terra si è sollevata addirittura di 30 millimetri.





